24.09.2025 – 14:30 – Con un nuovo provvedimento, la Giunta regionale ha stanziato, per il 2026, 6 milioni di euro destinati al reinserimento sociale e lavorativo nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà e per il reddito di inclusione attiva. Su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin, la Giunta ha approvato l’Atto di programmazione regionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà. “Il nuovo atto di programmazione – spiega l’assessore Lanzarin – è lo strumento di riferimento attraverso cui vengono delineate in modo organico e sistemico le azioni da intraprendere per fronteggiare le molteplici manifestazioni della povertà. L’obiettivo è che, oltre al tema del reddito, vengano presi in considerazione altri fattori quali la casa, le cure sanitarie, l’educazione e le relazioni.
La povertà – aggiunge l’assessore – non è solo una questione economica, ma una condizione complessa che richiede risposte articolate, in grado di garantire una presa in carico completa delle persone e sostenerle nei momenti di difficoltà, per favorire, laddove possibile, il recupero dell’autonomia. Gli obiettivi prioritari dell’intervento regionale sono la promozione dell’inclusione sociale e lavorativa, il miglioramento delle condizioni di vita delle persone in situazione di vulnerabilità e la riduzione delle forme di marginalità, secondo un approccio integrato e multidimensionale coerente con la Legge n. 328/2000, il Decreto legislativo n. 147/2017, la Legge n. 234/2021, il Piano Nazionale degli Interventi e Servizi Sociali (PNISS) 2024-2026 e, a livello europeo, con l’Agenda 2030 e il Pilastro europeo dei diritti sociali”.
Il documento è il risultato di un ampio confronto con una pluralità di soggetti istituzionali e del Terzo settore: Veneto Lavoro, le Aziende ULSS, gli Ambiti Territoriali Sociali, la cooperazione sociale, l’Alleanza contro la povertà, i Centri di Servizio per il Volontariato, ANCI Veneto e gli Empori. “A tutte le realtà che hanno collaborato – sottolinea Lanzarin – esprimo gratitudine: la nuova programmazione è l’espressione di un forte lavoro di integrazione e collaborazione tra le diverse componenti della società veneta, che ha già permesso al Veneto di distinguersi con ottimi risultati nella precedente programmazione, in particolare nelle progettualità di integrazione al reddito e sostegno all’inserimento lavorativo”.
Accanto a R.I.A. e So.A., negli anni scorsi sono stati sviluppati e messi in rete altri progetti significativi come il trasporto sociale STACCO, interventi per la grave marginalità (Navigare, Avviso 4), il Numero Verde antitratta, e iniziative innovative come Common Ground, che hanno dato vita, in collaborazione con gli enti del Terzo settore e gli ATS, a una vera e propria filiera di interventi capaci di affrontare la povertà nella sua multidimensionalità. Il provvedimento si inserisce nel più ampio percorso di rafforzamento degli Ambiti Territoriali Sociali, avviato nell’area della povertà e oggi esteso all’intero sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali