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mercoledì , 1 Ottobre 2025

La Polizia di Stato di Venezia festeggia il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo

01.10.2025 – 12:00 – Anche la Polizia di Stato di Venezia ha festeggiato, nella giornata di lunedì 29 settembre, il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, unendosi alle manifestazioni civili e religiose avvenute in tutto il paese. La celebrazione di San Michele Arcangelo acquista ancor più rilevanza per i poliziotti della Questura di Venezia in quanto il suo Santo Patrono è il medesimo che viene celebrato e festeggiato nella città di Mestre motivo per il quale, anche quest’anno, la Polizia di Stato di Venezia ha scelto di celebrare la ricorrenza unendosi ai festeggiamenti della città di Mestre. Pertanto, nella mattinata di lunedì, alle ore 10.45, una rappresentanza della Polizia di Stato ha partecipato a Mestre, in Piazza Ferretto, alla cerimonia dell’Alzabandiera curata dall’Amministrazione Comunale, alla presenza delle massime autorità cittadine.

Inoltre nel pomeriggio, sempre in Piazza Ferretto, sono stati allestiti alcuni stand informativi con gadget e materiale illustrativo sia degli Uffici della Questura che delle varie Specialità che compongono la Polizia di Stato, con l’esposizione di veicoli e motoveicoli con i colori d’istituto, al fine di far conoscere alla cittadinanza ed ai più piccoli le attività che quotidianamente interessano e coinvolgono i poliziotti. Nei pressi degli stand una squadra del Reparto Cinofili, un team di Artificieri e personale della Polizia Scientifica con la loro strumentazione da far visionare, sono stati a completa disposizione di tutti i cittadini interessati. I più piccoli si sono divertiti osservando le caratteristiche dei diversi mezzi esposti e partecipando ad alcune attività proposte, mostrando inoltre particolare ammirazione per l’autovettura TESLA Model X, primo veicolo elettrico in Italia allestito per la Polizia Stradale.

Alle ore 18.30, infine, una rappresentanza della Polizia di Stato ha partecipato alla Santa Messa in onore del Santo Patrono officiata dal Patriarca di Venezia, Arcivescovo Francesco Moraglia presso il Duomo di San Lorenzo. Prima della celebrazione eucaristica, presso la sede di Santa Croce della Questura di Venezia, si è svolta una breve cerimonia di consegna delle ricompense del personale distintosi per lodevole comportamento nonché delle medaglie di commiato assegnate al personale in quiescenza, alla presenza del Questore, Gaetano Bonaccorso, dei familiari e del personale della Questura che hanno preso parte alla cerimonia, nell’ambito delle celebrazioni del “family day” che come ogni anno, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono San Michele Arcangelo, vuole permettere ai familiari dei dipendenti ed in particolar modo ai più piccoli, di toccare con mano l’attività svolta dalla Polizia di Stato.

Sono stati complessivamente undici i poliziotti premiati per merito straordinario, encomi solenni, encomi e lodi che, nell’ambito della cerimonia, hanno ricevuto gli attestati di riconoscimento per essersi distinti per meriti di servizio. La promozione per merito straordinario è stata concessa al Vice Ispettore Fabio Milani, per aver salvato la vita ad una anziana signora non vedente rimasta bloccata nella sua abitazione interessata da un incendio.

L’encomio solenne è stato concesso all’Ispettore Denis Nalon, al Vice Ispettore Marco Marigo, al Sovrintendente Giuseppe Benetello e all’Assistente Capo Coordinatore Carlo Bernardis per i rilevanti risultati ottenuti nelle attività attinenti ai loro compiti, nonché per aver dimostrato spiccate capacità professionali. Cinque encomi sono stati invece concessi al Vice Ispettore Fabrizio Pittis, al Sovrintendente Alessandro Salviato, all’Assistente Capo Coordinatore Ermanno Spreafichi, all’Assistente Capo Coordinatore Alessandra Iacuitto e all’Assistente Capo Vincenzo Lanzilotti per l’importanza dei servizi resi all’Amministrazione della pubblica sicurezza.

La lode è stata invece concessa al Primo Dirigente dr. Eugenio Masino per aver coordinato, nel 2024 a Bari, un’attività di polizia giudiziaria che si è conclusa con l’esecuzione di due ordinanze di misure cautelari personali nei confronti di 137 soggetti responsabili a vario titolo di reati diversi, tutti aggravati dal metodo mafioso.

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