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giovedì , 6 Novembre 2025

Dal 18 novembre la Fondazione Marchesani ospita la mostra ‘Muschio’

06.11.2025 – 09:25 – In vista della chiusura della Biennale Architettura di Venezia, la Fondazione Marchesani Venezia presenta la mostra “Muschio”, che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”, con opere di Celina Spelta e Elena Sellerio e curata da Claudia Zanfi (Green Island). La mostra, che sarà aperta dal 18 al 23 novembre nella sede della fondazione con orario 11-19, tratta la ricerca sul tema del rapporto arte-bosco, natura-essere umano. Le due autrici si concentrano sulle forme che animano il sottobosco, nello specifico le formazioni di muschi. Esistono numerose tipologie di muschio: ci sono quelli bassi e vellutati, quelli più alti che sembrano merletti, quelli punteggiati da piccoli fiori bianchi. Secondo la leggenda, a tessere le tante varietà di muschi sono delle fate-fanciulle collegate con gli alberi, che utilizzano un preziosissimo filo di linfa vegetale per creare soffici cuscini verdi.

Così quel filo viene rincorso e sagomato nelle opere di Celina Spelta, che ridisegna i bordi del formarsi di muschi su legni e staccionate nel bosco. Il muschio cresce lentamente e copre gradualmente le superfici con un manto verde. Questa crescita costante rappresenta la vita eterna e la continuità, verso il recupero delle nostre radici.

Dal lato suo Elena Sellerio intreccia sottili fili di cotone per ricreare i piccoli microorganismi che abitano il muschio: forme pluricellulari come rotiferi, tardigradi, acari, oltre a una serie di organismi unicellulari inclusi parameci, amebe, diatomee. Questo a ricordarci che tutto l’universo è connesso, nella bellezza e nella pluralità di esseri viventi. Presenza antichissima sul pianeta terra, il muschio viene scelto dai maestri di medicine orientali ayurvedica e tibetana, poiché considerato un elemento in grado di riequilibrare il sistema nervoso, nutrendo e rafforzando l’energia positiva di mente e corpo. Il muschio svolge inoltre importanti funzioni ecologiche, come trattenere l’acqua e i nutrienti, contribuire alla biodiversità e attivare la fotosintesi per produrre ossigeno.

Oltre all’installazione centrale, che ricrea l’idea di un prato di muschio accompagnato dai suoi micro-organismi, la mostra presenta una serie di grandi fotografie sul tema del bosco, affiancate da Haiku, brevi componimenti poetici, e da carte dipinte magistralmente con colori vegetali, a formare ambienti naturali, onirici e immaginari.

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