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martedì , 16 Dicembre 2025

Narcotraffico transnazionale, smantellata rete tra Venezia ed Europa

16.12.2025 – 12:00 – Importante operazione antidroga della Polizia di Stato che, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale di Venezia, ha inferto un duro colpo a un’organizzazione criminale transnazionale dedita al narcotraffico. Le indagini, condotte con determinazione dagli uomini della Squadra Mobile, si sono concluse con l’esecuzione di misure cautelari nelle province di Venezia e Padova, estendendosi fino in Francia, nei confronti di quattro cittadini di origine nigeriana ritenuti elementi organici e di spicco del sodalizio. L’inchiesta ha svelato un complesso sistema criminale con vertice operativo in Olanda e ramificazioni in diversi Paesi europei, capace di inondare le piazze di spaccio del Veneto e di altre regioni italiane con ingenti quantitativi di cocaina, eroina e anfetamine.

L’attività investigativa ha preso il via dal monitoraggio capillare dei pusher attivi a Mestre, permettendo agli inquirenti di risalire l’intera filiera di approvvigionamento. Grazie a intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, è emerso l’impiego sistematico di corrieri di varie nazionalità, tra cui italiani, spagnoli e tedeschi, che trasportavano lo stupefacente lungo le principali arterie stradali europee. L’organizzazione disponeva inoltre di basi logistiche strategiche nel padovano, utilizzate per lo stoccaggio e l’occultamento della droga prima della distribuzione finale. Complessivamente, l’inchiesta ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di ben 54 persone e al sequestro di circa 50 chili di sostanze stupefacenti, con sette arresti già eseguiti in flagranza durante le varie fasi dell’indagine tra Veneto, Emilia Romagna e altre regioni del Nord Italia.

L’attuale provvedimento cautelare rappresenta il coronamento di un lungo iter giudiziario. Dopo un iniziale rigetto della misura da parte del Gip, la Direzione Distrettuale Antimafia ha presentato appello, vedendosi infine riconoscere dal Tribunale la solidità dell’impianto indiziario e la sussistenza del reato associativo per i profili più rilevanti. Dei quattro destinatari delle misure restrittive, uno è stato rintracciato nel padovano, il secondo è stato arrestato in Francia grazie a un mandato di arresto europeo, mentre il terzo è stato bloccato alla frontiera aerea di Venezia al suo rientro dal Regno Unito. Un quarto soggetto risulta al momento ancora ricercato.

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