20.03.2022 – 11.38 – Le Ville Venete rappresentano uno dei più vasti e importanti patrimoni storico-culturali e paesaggistici esistenti al mondo. Ville dalle straordinarie architetture, interni sontuosi con cicli di preziosi affreschi, arredi e collezioni d’arte di grande rilievo, sono dimore appartenute alle famiglie venete che hanno fatto grande la Repubblica Serenissima di Venezia. Si tratta di un patrimonio immenso: oltre quattromila ville distribuite nell’85% in Veneto e per il 15% in Friuli-Venezia Giulia. L’Associazione per le Ville Venete dal 1979 è l’ente di riferimento dei proprietari delle Ville. Oggi dialoga e supporta continuativamente oltre 1100 Ville. Ma l’associazione intende andare oltre la conservazione di questo patrimonio, dimostrando che questi luoghi sono una realtà ancora viva; sono luoghi di incontro, di arte e musica, di produzione agricola sostenibile, promotrici di forme di turismo esperenziale. Nascono da queste premesse i progetti Gran Tour e Gran Pass, che vedono uniti 31 siti, al fine di “supportare, valorizzare, trasmettere e promuovere la Civiltà delle Ville Venete con l’obiettivo di preservare questi beni per le generazioni future, nel solco dell’accessibilità e sostenibilità”. Non è solo un’azione di custodia di un passato, dunque, ma una dimensione che guarda al futuro.
“La nostra attività – ha rilevato la presidente, Isabella Collalto de Croy, proprietaria del castello di Susegana (Treviso) – è fatta di azioni concrete, precise. In questi due anni di pandemia abbiamo lavorato per realizzare questi progetti proprio per dare dimostrazione che queste realtà sono vive”. In quest’ottica, i “Gran Tour” ha dato vita a una guida, disponibile in varie sedi oltre che nelle Ville aderenti, con le indicazioni geografiche relative alla dislocazione delle Ville, i vari percorsi da seguire per vedere più siti con le distanze tra loro, le offerte specifiche nel campo dei prodotti, della ristorazione e dell’eventuale pernottamento, in alcuni casi. Un modo – è stato ricordato – per consentire una vacanza, anche breve, all’insegna del “villeggiando” di Villa in Villa.
“Ogni stanza del castello e della cantina – ha commentato Guecello di Porcia e Brugnera, del Castello di Porcia – ha una storia da narrare ed è per me e la mia famiglia privilegio e responsabilità raccontarla”.
“Il nostro Veneto pulsa anche e soprattutto per la sua storia, per l’arte e la cultura. – ha commentato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – Possiamo vantare, nel nostro territorio, di paesaggi mozzafiato, corredati da cornici artistiche che non hanno eguali: non è un caso, infatti, che proprio il Veneto sia considerato la regione più turistica d’Italia, con 70 milioni di presenze e un fatturato di 18 miliardi di euro”.
“Dobbiamo sentirci orgogliosi – ha aggiunto Zaia riferendosi ai due progetti su cui si è lavorato durante i due anni della pandemia da COVID-19 – in quanto il lavoro straordinario, portato avanti da questa Associazione, mostra ancora una volta e, senza alcun dubbio, come i veneti non si sono fermati mai a causa del virus, hanno invece continuato, pancia a terra, con dedizione e forza, a impegnarsi guardando avanti per il bene della comunità. Gli itinerari disegnati e proposti ai cittadini permettono non soltanto di ricordare come viviamo in una terra splendida per la bellezza della sua natura e della sua cultura, ma è un modo anche per sensibilizzare alla salvaguardia di questi beni per i nostri ragazzi e per le generazioni future”.
[g.m]