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domenica , 24 Novembre 2024

Crimini e misteri, dall’11 al 13 luglio PordenonePensa in giallo

05.07.2022 – 14.17 – Ritorna l’appuntamento estivo con PordenonePensa in giallo, lo spin off a base di misteri e noir. Il Circolo culturale Eureka – in collaborazione con il Comune di Pordenone, il sostegno di Regione, Fondazione Friuli, Pordenone Fiere, Viteria 2000 e di un nutrito pool di sponsor privati – forte del successo ottenuto nella rassegna dedicata al confronto, svela ospiti e programma della rassegna in giallo, che si svolgerà dall’11 al 13 luglio a Pordenone, in piazza san Marco (all’ex convento in caso di maltempo), con un’anticipazione nella loggia del Comune. Si parte alle ore 19.00 alla loggia del municipio lunedì 11 luglio. “Giallo Morganti” sarà una chiacchierata tra l’editore Paolo Morganti e l’autore Nicola Skert, che in comune (oltre alla casa editrice) hanno una passione per i gialli e gli intrecci ambientati in Friuli. Il primo in “Se ti acchiappo” ha tratteggiato la figura di Adalberto Maria Donati, bizzarro investigatore della Questura di Udine che si occupa di una serie di cruenti delitti, affibbiati dalla stampa a un fantomatico omicida seriale soprannominato il Pastaio e la cui ricerca sarà per lui fonte di inedite rivelazioni sul suo personale conto. Il secondo ha pubblicato un racconto nella raccolta “Fricokiller”, antologia di racconti in cui il giallo si incontra con i piatti tipici della cucina friulana. In particolare, la storia si svolge durante la festa dei kràmpus a Tarvisio, e ovviamente racconta di un delitto, ma che affonda le radici in tempi lontani. Alle ore 20.45, in piazza san Marco, sarà la volta di Massimo Picozzi in
“Nero come l’anima – storie di criminali del passato”. Il criminologo amico di PordenonePensa fin dalle sue prime edizioni, racconta i crimini come specchio dei loro tempi storici. Da sempre grande narratore, capace di tenere incollato il pubblico alla sedia con i racconti dei casi più noti oltre che con la sua competenza scientifica e la conoscenza diretta di numerosi casi famigerati, narra la storia d’Italia seguendo il fil rouge che collega Giulia Tofana a Marianna de Leyva a Marcantonio Bragadin.  La prima dette vita all’acqua tofana, un veleno per il delitto perfetto. Sembra, a quasi due secoli di distanza, che Mozart abbia confidato alla moglie il sospetto di esserne stato vittima. Picozzi illustra una donna singolare, dalla bellezza prorompente e fervida inventiva, capace di servirsi dell’amicizia stretta con un frate speziale per rifornirsi delle “polveri” necessarie a mettere a punto la sua miscela. La De Leyva, ovvero la monaca dei Promessi Sposi, fu vicaria del convento di Santa Margherita di Monza e intrecciò una lunga relazione con un conte, per nascondere la quale i due si gettarono in una serie di delitti di inaudita ferocia.
Marcantonio Bragadin fu capitano del regno di Cipro, sul quale il sultano turco aveva posato gli occhi. Preposto alla difesa di Famagosta, fece l’impossibile per non cedere alla prepotenza turca: dalla costruzione di opere fortificate ad arruolare milizie pagate con moneta di rame che faceva appositamente coniare dalla zecca locale. Fu solo l’inizio di una battaglia che aveva inflitto a Mustafà perdite gravissime, anche se Bragadin ebbe la peggio e fu ucciso dopo essere stato crudelmente torturato.

Martedì 12 luglio ritrovo sempre alle ore 19.00 alla loggia, con Paolo Paron: “Di streghe e benandanti”. Profondo conoscitore delle tradizioni e credenze locali, Paron narra racconti, diffusi in Friuli nel XVI-XVII secolo, sulle congreghe di contadini che, con culti pagano-sciamanici, si adoperavano per la protezione dei villaggi e del raccolto dall’intervento malefico delle streghe. Alle 20.45 si torna in piazza San Marco per “La scienza indaga i misteri della storia”: il giornalista e scrittore che ha cofondato il Cicap con Piero Angela, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini e Umberto Eco, si propone nella sua veste di esploratore dell’insolito. In qualità di investigatore dei misteri, ci condurrà alla scoperta delle Piramidi, sorte nel 2500 a.C. e costruite con una maestria che ancora oggi non trova certe spiegazioni; quindi delle linee di Nazca, gli immensi geroglifici peruviani che raffigurano animali stilizzati, la cui funzione non è ancora nota; la civiltà dell’isola di Pasqua, che sembrava solida ma si è estinta per cause ignote, e Stonehenge, che secondo le leggende è stata creata da Merlino, che trasportò magicamente dall’Irlanda le pietre assemblate dai giganti. Polidoro illustra il percorso della scienza nell’affrontare l’ignoto dimostrando che la essa, nonostante i suoi limiti, è quanto di più prezioso l’uomo sia riuscito a inventare.

Infine, ultimo appuntamento mercoledì 13 luglio alle 20.45 in piazza san Marco. “Predatori tra noi”: lo spin off dedicato ai misteri sarà il volto di Quarto Grado, che descrive quanto di spaventoso, e nemmeno troppo remoto, ci circonda: imprenditori denunciati per violenza sessuale, abusi su giovani narcotizzate, ragazzini che usano droga e tranquillanti per stordire le compagne nei locali. Attraverso i dettagli emersi dagli atti giudiziari e da interviste esclusive con i protagonisti, Nuzzi tratteggia un mondo in cui i predatori ci sono quotidianamente vicini. Come di consueto, gli ospiti si tratterranno, alla fine degli incontri, per firmare i libri, che potranno essere acquistati in loco.

Entrata libera senza prenotazione.

In caso di maltempo all’ex Convento San Francesco (mascherina Ffp2 obbligatoria).

 

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