21.09.2022 – 16.00 – Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana Vini hanno presentato al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaaf) il bilancio parziale della raccolta di quest’anno: dalle prime stime sarà un’annata soddisfacente con un prodotto finito di buona qualità. Fortunatamente la siccità e il caldo record di quest’anno non hanno compromesso i vigneti italiani (il 2022 è l’anno più siccitoso dal 1800 ad oggi) che hanno dato uve di qualità in linea con la media delle ultime annate.
Secondo i dati presentati alla presenza del ministro e del sottosegretario alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli e Gian Marco Centinaio, la produzione 2022 dovrebbe infatti attestarsi intorno ai 50,27 milioni di ettolitri di vino, la stessa quantità dello scorso anno (50,23 milioni di ettolitri di vino il dato Agea 2021) e a +3% rispetto alla media del quinquennio 2017-2021.
Con 11,5 milioni di ettolitri il Veneto si conferma il primo produttore nazionale e produce da solo oltre 1/5 del vino italiano.
Dal punto di vista della qualità, buone le attese per le etichette venete e lombarde; asticella più alta, invece, nel resto d’Italia soprattutto in in Trentino Alto Adige e Sicilia dove ci si aspetta una qualità addirittura eccellente.
Notizie positive anche sul fronte del mercato, secondo le ultime elaborazioni su base Istat, l’Italia ha infatti chiuso il primo semestre con il record in valore di 3,8 miliardi di euro (+13,5% sul pari periodo 2021) mentre è piatto il trend dei volumi esportati: +0,4%. I fermi e frizzanti imbottigliati segnano un +10,3% in valore ma cedono in volume l’1,2%. Inarrestabile la performance del comparto spumanti, che nella prima parte dell’anno sfiorano il miliardo di euro in valore (+25,5%), con i volumi a +10,6%. In netta crescita – soprattutto per effetto dell’inflazione – il prezzo medio che sale del 13,1% e addirittura di quasi il 18% negli Stati Uniti, il cui mercato è tenuto in piedi anche dal dollaro forte. Nel primo buyer al mondo la crescita tricolore in valore è infatti del 13,3%, con i volumi in contrazione del 3,8%.
[g.m]