28.09.2022 – 19.36 – Al via ‘Musica in corsia’ negli ospedali veneti: il 20 ottobre all’ospedale di Portogruaro. Oggi è stato presentato ufficialmente il progetto ‘Musica in corsia’ per una maggior umanizzazione degli ambienti ospedalieri. “Insieme alle cure mediche è importante garantire il benessere generale della persona», ha detto l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, «La musica è un grande contributo in questo e, portata presso i pazienti, è un esempio tangibile di quella umanità nelle cure che poniamo come priorità all’interno di ogni ospedale veneto. È la conferma che, a volte, un momento di spensieratezza può valere quanto una medicina”. Si tratta di un progetto – quest’anno dedicato alla memoria di Domenico Stellini, medico trevigiano e direttore generale che fu uno dei protagonisti della sanità veneta – che mette in campo una serie di concerti presso gli ospedali del Veneto a beneficio dei pazienti ma anche del personale.
Alla presentazione a Padova oltre a Lanzarin erano presenti il direttore generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova Giuseppe Dal Ben, il direttore del Dipartimento Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova Edoardo Stellini, e il direttore artistico e organizzativo delle manifestazioni Alberto De Piero. Il primo appuntamento è previsto domani alle ore 17 all’Azienda Ospedale Università di Padova con il Quartetto Veneto che eseguirà brani di vari autori classici e contemporanei. La serie di eventi musicali proseguirà il 12 ottobre a Santorso (Vicenza), il 20 ottobre a Portogruaro, il 26 ottobre al San Bortolo di Vicenza, il 3 novembre a San Donà di Piave, il 9 novembre a Bassano del Grappa (Vicenza), il 24 novembre allo IOV di Padova. Il programma si chiuderà il 29 dicembre a Treviso, al teatro comunale Mario Dal Monaco con l’evento “Omaggio a Domenico Stellini”. “A venticinque anni dalla sua prima edizione – sottolinea l’assessore Lanzarin – ‘Musica in corsia’ torna negli ospedali veneti confermandosi un’esperienza di alto valore. La musica amplia gli spazi assistenziali e sottolinea il valore dell’umanizzazione dei percorsi di cura. Per questo è importante anche un doveroso ricordo del dottor Stellini, recentemente scomparso, che con lungimiranza è stato promotore e sostenitore di questo progetto”.