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Venezia Capitale del Nuovo Artigianato, un percorso tra tradizione e sviluppo

06.02.2023 – 11.30 – Molte sono state le voci e le proposte al convegno a ‘Venezia Capitale del Nuovo Artigianato. Fondazione di Venezia per lo sviluppo del territorio e delle sue comunità’, il primo appuntamento di un ciclo di incontri dedicati alle attività e ai progetti della Fondazione di Venezia, svoltosi durante la mattina del 3 febbraio 2023 a Palazzo Rio Novo.
“Al centro delle sfide per affrontare i cambiamenti futuri ci sono alcuni elementi chiave: centralità delle persone, formazione permanente quale leva per la competitività, sostegno all’imprenditorialità e all’innovazione, partecipazione attiva. I giovani sono al centro di questo sistema di sviluppo, traghettatori del sapere e delle grandi tradizioni artigiane e del manifatturiero. E’ solo valorizzando e formando adeguatamente i lavoratori e lavoratrici che si può contare su un sistema socio-economico resiliente, in grado non solo di affrontare i cambiamenti, ma anche di modificarsi sfruttando le opportunità che si presentano. Venezia, in questo contesto, rappresenta una destinazione intelligente, per lo sviluppo del territorio e delle sue comunità” queste le parole dell’Assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, al convegno ‘Venezia Capitale del Nuovo Artigianato’.

L’iniziativa si è concentrata sul tema del nuovo artigianato, con una riflessione volta a proporre un nuovo percorso di sviluppo, fondato su un modello di imprenditorialità nel settore delle arti e mestieri, che permetta di portare, attirando anche i più giovani, ad una rigenerazione economica, urbana e sociale.
“Questo definire, da molti punti di vista, Venezia ‘capitale’ può anche risultare eccessivo – ha continuato l’assessore comunale allo Sviluppo economico, Simone Venturini – ma è lo specchio della complessità e del fermento che stiamo vivendo negli ultimi due anni. Oggi infatti possiamo parlare di nuovo artigianato e dell’indotto economico che esso ha, ma ricordiamo che l’artigianato è qualcosa di molto complesso, che richiede un lungo lavoro, uno studio, ma anche manualità ed esperienza che si acquisiscono nel tempo. La complessità è la nuova chiave con cui dobbiamo interpretare la nostra città, è la chiave del successo futuro di Venezia, contro l’ipersemplificazione e l’eccessiva rapidità dei fenomeni e dei processi di lavoro. Oggi facciamo il contrario: guardiamo con interesse ad un mondo, quello appunto dell’artigianato, fatto di gesti sapienti e ricchi di storia, ma proiettati al futuro. Sta a noi ora comunicare tutto ciò affinché anche i giovani colgano le opportunità offerte dalla città e dai suoi mestieri”.

“Il 2023 è l’anno delle competenze e sta a noi, alle istituzioni, valorizzare i talenti, così come ci indica anche l’Unione Europea. Anche le aziende ci hanno dimostrato che è necessario valorizzare e rigenerare i saperi – prosegue Donazzan -. Oggi i nostri ITS possono rappresentare una grande opportunità e penso che la strada sia quella di una Accademy capace di mettere in relazione i nostri Istituti con le piccole medie imprese. Sfida che possiamo cogliere per valorizzare l’artigianato artistico, le produzioni della tradizione come il vetro e i merletti, i maestri d’ascia e l’arte del restauro. Insomma, tutte quelle competenze dedicate a generare buona economia. Venezia, con la sua storia e le sue tradizioni, rappresenta la radice e il cuore universalmente noto del Veneto: una città unica, e per questo un polo di attrazione internazionale, che oggi deve però affrontare diverse sfide”.

[m.g]

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