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mercoledì , 24 Aprile 2024

Cardiochirurgia infantile, sinergia tra Padova e Trieste

15.02.2022 – 10.22 – Una convenzione tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Padova e l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” per la realizzazione di un Ambulatorio cardiologico e cardiochirurgico a Trieste. Un accordo nato dalla storica e stretta collaborazione tra l’ente triestino e la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica di Padova che in questo modo permetterà alle famiglie dei pazienti del Friuli Venezia Giulia di evitare ulteriori spostamenti fuori regione, portando i professionisti padovani nel capoluogo, al fine di garantire prestazioni finora non disponibili sul territorio e per le quali il paziente veniva affidato alle cura della Cardiochirurgia di Padova per poi fare ritorno all’ospedale triestino. Tra queste, la prima visita cardiochirurgica pediatrica per i pazienti in attesa di correzione chirurgica, il controllo cardiochirurgico per i bambini e gli adulti con cardiopatia congenita già operati, il counseling fetale cardiochirurgico per i genitori in attesa di un figlio con diagnosi prenatale di cardiopatia.
“Un passo importantissimo” spiega la dottoressa Biancamaria D’Agata Mottolese, responsabile della Struttura Semplice di  Cardiologia del Dipartimento di Pediatria del Burlo “per tutto l’Irccs, perché questo ci permette di seguire a 360 ° i nostri pazienti a Trieste, risparmiando spostamenti alla famiglia e garantendo i vantaggi che scaturiscono dalla multidisciplinarietà, cioè dalla condivisione diretta del singolo caso clinico tra cardiologo e cardiochirurgo. La convenzione con lo staff della Cardiochirurgia Pediatrica di Padova, diretta dal professor Valdimiro Vida, unitamente alla già esistente stretta collaborazione con la Cardiologia del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare diretto dal professor Gianfranco Sinagra, completa la rete che ci permette di trattare in modo completo i nostri pazienti e di seguirli al meglio anche nella vita adulta”. Un modello di rete che amplia l’offerta assistenziale” rimarca il direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò “al fine di perseguire soluzioni sempre migliori per i bisogni di salute dei nostri piccoli pazienti”.
di Nicole Petrucci

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