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Contratto di rete e competitività, Together for Tomorrow stimola l’innovazione

16.02.2022 – 10.56 – La creazione di progetti comuni attraverso un programma che comprende attività definite improntate sulla collaborazione, lo scambio o l’esercizio condiviso tra le parti è il concetto principe del “contratto di rete”. Uno strumento giuridico introdotto nell’ordinamento italiano nell’anno 2009, con lo scopo di aumentare la competitività nel mercato, anche estero, e la capacità innovativa delle imprese retiste che vi aderiscono pur mantenendo la propria autonomia e la propria indipendenza giuridica ed economica. Il D.L. 10 febbraio 2009, n. 5 poi convertito in L. 9 aprile 2009, n. 33, venne introdotto durante il Governo Berlusconi per fornire misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, una legge che ricorda la misura eccezionale del Decreto Sostegni, e che, dopo oltre un decennio dalla sua introduzione, continua a rispondere ancora oggi ai fabbisogni espressi delle imprese in termini di flessibilità e competitività. Di fatto da quanto è emerso quest’anno dal Terzo Rapporto dell’Osservatorio nazionale sulle reti d’impresa, a cui partecipano InfoCamere, RetImpresa (Confindustria) e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, il contratto di rete ha aiutato le imprese retiste a fronteggiare gli effetti della pandemia e a posizionare il Friuli Venezia Giulia primo in classifica per vocazione retista rispetto alle altre regioni italiane. Nella nostra regione “il rapporto tra imprese in rete e sistema imprenditoriale locale è di 199 imprese ogni 10mila registrate”, una percentuale che supera non di poco il Lazio in seconda posizione con 148 imprese e la media italiana con 65.

Quali sono i reali vantaggi per le imprese che stipulano questo tipo di contratto? Quali le forme giuridiche? Da un punto di vista delle opportunità offerte è bene partire dalla sua definizione vale a dire “una forma di aggregazione tra imprese, che prevede la collaborazione e la cooperazione, mantenendo però tutte le caratteristiche di indipendenza, autonomia e specialità delle singole”. Questo tipo di sinergia tra le imprese consente: un maggiore potere contrattuale verso l’esterno attraverso l’incremento di produttività, competitività e brand awareness; l’ampliamento dell’offerta; la divisione dei costi; l’accesso agevolato a contributi; la partecipazione a bandi e gare d’appalto; lo scambio di prestazioni (siano esse industriali, commerciali, tecnologiche o di altra natura); lo sviluppo e l’ideazione di strategie innovative e sperimentali; l’organizzazione di azioni di promozione collettiva di prodotti e servizi anche in eventi fieristici; una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse umane (spostamento del personale tra le imprese); l’assunzione in regime di codatorialità di personale dipendente.
Per quanto concerne la parte giuridica il focus sull’indipendenza è molto importante e si possono adottare due tipologie di contratto: “la rete-contratto” che consente agli imprenditori di collaborare sulla base di un programma comune e di obiettivi strategici di competitività e innovazione, mantenendo ciascuno la propria autonomia e indipendenza, senza costituire un nuovo soggetto giuridico; “la rete-soggetto”, disciplinata con intervento normativo del 2012, costituisce invece un nuovo soggetto giuridico e deve obbligatoriamente essere dotata di fondo patrimoniale e organo comune.

In Friuli, tra le aziende virtuose che, una decina di anni fa, hanno saputo cogliere immediatamente le opportunità di questo nuovo tipo di ordinamento, ci sono la Carbon Compositi s.r.l., Impla s.r.l., Lamar Udine s.a.s., MM s.r.l., Vetres s.r.l. Si sono aggregate sotto il nome di TOGETHER FOR TOMORROW (T4T) per diventare punto di riferimento di alta qualità nella fornitura di prodotti e servizi nel panorama della vetroresina. Una scelta nata dalla naturale vocazione delle cinque imprese di collaborare da tempo in forma assidua per complementarietà di attività, servizi e prodotti all’interno della filiera dei plastici rinforzati con fibre di vetro (PRFV).
La CARBON COMPOSITI S.R.L. da oltre 30 anni opera nel settore della produzione di materiali compositi e manufatti in PRFV, in particolare nell’industria chimica e del trattamento acque. Fornisce servizi di progettazione, consulenza tecnica, manutenzione, produzione, installazione, ricerca/sviluppo e verifiche strutturali. L’IMPLA S.R.L. realizza prodotti e componenti con elevate prestazioni tecniche, per applicazioni nei settori chimico e petrolchimico, ecologia e ambiente, opere idrauliche e irrigue, automobilistico, nautico, elettrico, sport e tempo libero, sanitario. È specializzata nella realizzazione di prodotti e progetti personalizzati, dalla progettazione all’industrializzazione. La LAMAR UDINE S.R.L. è specializzata nella produzione di vasche per acquacoltura e alghicoltura, vasche trattamento acque per impianti di ricerca, industria chimica e alimentare, vasche espositive per grandi acquari e parchi ricreativi. La M.M. S.R.L. a socio unico produce dal 1977 grigliati, profili e carpenterie in vetroresina PRFV per lo più per i settori industriale, trattamento acque, infrastrutture elettriche, infrastrutture ferroviarie, cantieristica navale offshore. Per progetti speciali segue tutte le fasi di sviluppo, dalla progettazione all’installazione. La VETRES S.R.L. presente sul mercato dal 2003, nel 2017 ha rilevato gli impianti della VETRORESINA S.p.A. di Povoletto (UD), storica società operante nella progettazione, produzione e installazione di tubi e serbatoi in FRP per applicazioni civili ed industriali. VETRES ha sviluppato nuove applicazioni e avviato un importante programma di sviluppo aziendale.

Ing. Emanuel Morandini CEO della capofila della rete Together for Tomorrow, la M.M. Srl

Mettersi in rete, per le cinque imprese, è stato un passo fondamentale per sfruttare maggiori opportunità offerte dal mercato. Together for Tomorrow conferma che “il totale è maggiore della somma delle parti” perché integrando le competenze tecniche di ciascuna azienda retista su un materiale complesso come la vetroresina, riesce ad offrire un know-how ancora maggiore.
Abbiamo voluto approfondire il funzionamento di un contratto di rete e le esperienze che ne sono derivate parlandone con l’Ing. Emanuel Morandini CEO della capofila della rete Together for Tomorrow, la M.M. Srl.

Come è nata la vostra rete?
“Nel 2012 esisteva già una collaborazione tra le società che poi hanno dato vita a Together for Tomorrow e che sono geograficamente molto vicine l’una all’altra. La rete è stata l’evoluzione naturale di questa partnership tra aziende friulane attive da decenni nel settore. Quello che accomuna le aziende retiste è proprio il materiale che noi lavoriamo: la vetroresina. Un materiale ancora poco conosciuto, ma che di fatto è una valida alternativa all’acciaio, non solo in termini di performance, ma anche economici.
Ognuna delle aziende ha sviluppato uno specifico know how attraverso studi, esperienze e realizzazioni di diverso tipo e ha deciso di unire le forze in una aggregazione di imprese per raggiungere nuovi ambiziosi obiettivi sia a livello nazionale sia internazionale”.

Qual è il vostro punto di forza?
“Il punto di forza della nostra rete è proprio quello di offrire prodotti e servizi complementari. Partendo dalla progettazione di manufatti in composito, possiamo seguirne la produzione, l’installazione, la conseguente manutenzione e l’assistenza post-vendita. Siamo in grado di portare avanti progetti “chiavi in mano” anche piuttosto complessi. Veniamo percepiti come dei problem solver, capaci di affiancare il cliente in tutte le fasi del processo.
La nostra rete realizza progetti per tutti i settori industriali, in particolare quelli che in cui vi sono problemi legati alla corrosione, proponendo prodotti e servizi specifici che ci permettono di dare risposte diversificate alle esigenze della nostra clientela. E i clienti si dimostrano soddisfatti per la qualità del lavoro e perché possono far seguire un progetto articolato da un unico interlocutore”.

All’interno della forma giuridica del contratto di rete quale dei due avete utilizzato?
“Together for Tomorrow è regolamentata da un contratto di rete senza soggettività giuridica ed è dotata di un comitato di gestione costituito da un rappresentante di ogni impresa partecipante, al quale è affidata l’attuazione del programma di rete.

Together For Tomorrow alla Fiera internazionale POLLUTEC di Casablanca

Questa tipologia di contratto ci permette ad esempio di accedere a dei bandi regionali. In questo momento vorremmo partecipare ad uno che riguarda lo sviluppo commerciale,ma indipendentemente dal bando è un aspetto su cui lavoriamo costantemente. In passato con T4T abbiamo partecipato a diverse iniziative, come ad esempio a fiere internazionali come ACHEMA a Monacoe POLLUTEC a Casablanca. In alcune di queste abbiamo avuto anche il prezioso supporto della Camera di Commercio di Udine”.

Rispetto all’inizio quali sono stati i cambiamenti?
“Negli anni la rete di imprese si è rivelata un interessante modello di business alternativo che lascia comunque autonomia a ciascuna impresa aderente. T4T consente alle imprese retiste di presentarsi con più flessibilità non solo sul mercato italiano, ma anche all’estero. Operando in modo complementare, ogni azienda può ampliare la propria gamma di prodotti e servizi e garantire un’offerta più completa.
Come rete ha saputo, quindi, sviluppare principalmente la collaborazione sul fronte commerciale, crescendo in competitività. Ma non solo. Nel corso del tempo, T4T ha svolto anche attività di sensibilizzazione e formazione sull’utilizzo della vetroresina partecipando ad alcuni convegni tra i relatori e organizzando dei seminari. Alcuni di questi eventi, sulle caratteristiche del PRFV e sui suoi possibili utilizzi, sono stati organizzati con la collaborazione di Confindustria Udine”.

Fate anche progetti di ricerca?
“Sì, ci occupiamo anche di progetti di ricerca per lo sviluppo e l’innovazione. Lavorare con un materiale con potenzialità inespresse come la vetroresina ci ha permesso di sviluppare anche degli interessanti progetti con il mondo della ricerca universitaria. Anni fa realizzammo una speciale iniziativa che prevedeva la progettazione di un elemento critico del piping a forma di T. Per sviluppare questo progetto lavorammo con l’Università di Udine, in particolare con il Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura e il Prof. Francesco De Bona. I risultati sono stati poi presentati in occasione di alcuni convegni in Confindustria Udine e di altri eventi internazionali.
Together for Tomorrow è sempre aperta a rinnovare la propria collaborazione con il mondo della ricerca per condurre nuovi studi nel settore dei materiali compositi”.

Rispetto alla strategia comune?
“L’obiettivo prioritario di T4T è il consolidamento del proprio ruolo di problem solver per lo sviluppo di progetti “chiavi in mano”. Per i prossimi anni il nostro programma di rete punta al consolidamento dei rapporti commerciali prevalentemente sui mercati esteri. Siamo consapevoli che i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono molteplici; per intercettarli faremo una valutazione sulla base delle opportunità che si presenteranno nell’attuazione del PNRR stesso”.
di Laura Fonovich

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