16.03.2022 – 15.52 – I risvolti negativi della crisi tra Russia ed Ucraina e le relative conseguenze sui costi dell’energia nel Vecchio Continente hanno portato gli automobilisti e gli autotrasportatori europei a dover fare i conti con gli aumenti giornalieri del costo dei carburanti per veicoli e con le relative speculazioni. Il prezzo del diesel, miscela storicamente più economica rispetto alla benzina, nel corso del corrente mese ha effettuato il sorpasso su quest’ultima fino a toccare in certe stazioni di servizio il valore di 2,35 euro al litro. Il valore al litro della benzina, invece, si aggira attorno ai 2,15 euro. Per tale motivo, dal Veneto Orientale, è ripartito in questi giorni il turismo del pieno – tipico dei periodi di grandi rincari del carburante – verso le pompe di benzina d’oltre confine, nella vicina Slovenia dove il Governo del Premier Pahor ha stabilito che all’interno del Paese il prezzo dei carburanti non possa superare una soglia massima di vendita fissata a 1,54 euro al litro per il gasolio e 1,50 euro per la benzina. Per quanto concerne l’Italia, il Governo Draghi sembrerebbe essere in procinto di varare una serie di misure per venire in soccorso a famiglie, imprenditori e piccole imprese dopo che, in questi giorni, proteste degli autotrasportatori di carattere autonomo si erano alzate dal nord al sud delle Penisola; la più rappresentativa è stata quella dei camionisti i quali avevano richiesto di scioperare in ambito nazionale nella giornata del 14 marzo 2022 per chiedere una calmierazione dei prezzi sui carburanti. Richiesta tuttavia bloccata sul nascere dal garante degli scioperi per difetto dei requisiti temporali. Senza altri interventi da parte del governo si rischiano aumenti del 160% sul terziario a causa del caro carburanti, con un aggravio di costi di 21 miliardi per l’autotrasporto. Secondo le prime indiscrezioni trapelate da Palazzo Chigi, il Governo sta valutando in queste ore la possibilità di utilizzare l’extragettito IVA sui carburanti e gli extraprofitti delle imprese dei settori interessati per non attingere a risorse pubbliche e preservare la stabilità della finanza pubblica. Quanto alla tipologia di intervento, inoltre, si parla di varare un pacchetto di misure per attutire il caro bollette, con un sistema di nuove rateizzazioni. Questi provvedimenti, spiegano le stesse fonti, potrebbero essere pronti già nel corso della corrente settimana.
di Gabriele Turco