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giovedì , 25 Aprile 2024

Caro gasolio, pesca in crisi

08.03.2022 – 15.39 – L’aumento del costo del carburante, complice anche il conflitto in Ucraina, sta mettendo in ginocchio il settore della pesca. I margini di guadagno sono sempre più ridotti, a fronte di un’impennata dell’aumento di spesa, in particolare quella per l’acquisto del gasolio, il cui prezzo è arrivato a livelli insostenibili e che rappresenta oltre il 50% dei costi per questo settore. La situazione è davvero difficile e sta spingendo molte imprese verso la chiusura con gravissime ripercussioni di tipo economico e sociale dei principali centri pescherecci del Veneto, quali Caorle, Chioggia e Porto Tolle.
“Dopo la crisi provocata dal Covid si abbatte ora col caro gasolio un nuovo flagello sulle nostre flotte”. Commenta così, l’assessore alla Pesca della regione Veneto Cristiano Corazzari la protesta che sta coinvolgendo tutte le marinerie della Regione.
Il caro gasolio che sta coinvolgendo anche il gasolio agevolato usato dai motopescherecci, sta influendo pesantemente sulle attività già duramente colpite dalla riduzione delle giornate di pesca e dalla crisi economica connessa agli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19 – prosegue Corazzari – le spese per il carburante incidono fino a oltre 50 per cento sui costi che le aziende ittiche devono sostenere e spesso le imprese non riescono a coprire le voci di spesa con i ricavi“.
L’assessore Corazzari due settimane fa aveva scritto al ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e al sottosegretario alla Pesca Francesco Battistoni chiedendo un intervento per scongiurare la crisi del settore.
È fondamentale che il Governo intervenga e lo faccia velocemente. Il blocco improduttivo delle marinerie ci porta realmente verso una situazione di estrema gravità. Da parte della Regione garantisco totale e piena disponibilità a portare avanti l’istanza che viene dal mondo della pesca”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene sullo stato di agitazione dichiarato dalle marinerie contro il caro gasolio.
Come Regione ci faremo interpreti a livello di Conferenza delle Regioni ma resta il fatto che è da parte del Governo che deve esserci un segnale su questo fronte perché si rischia la paralisi del paese, passando da un lockdown sanitario ad uno economico. Nell’assicurare il nostro impegno, esprimo la mia vicinanza ai pescatori e alle marinerie che da sempre sono un presidio economico e un simbolo di identità per il Veneto”.

[c.s]

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