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Istituita la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini

05.04.2022 – 19:38 – Il 5 aprile 2022 il Senato ha approvato definitivamente la proposta di legge già approvata dalla Camera, che prevede l’istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini, individuandola nella data del 26 gennaio di ciascun anno.
La data scelta ricorda la battaglia di Nikolajewka, combattuta dagli alpini il 26 gennaio del 1943 e di promuovere “i valori della difesa della sovranità e dell’interesse nazionale nonché dell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato, che gli alpini incarnano” (art.1).
In ordine alle celebrazioni previste in occasione della ricorrenza in esame, l’articolo 2 attribuisce agli organi competenti di ciascuna provincia o ente territoriale di livello equivalente il compito di  provvedere a promuovere  e a organizzare  cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche e mostre fotografiche, nonché testimonianze sull’importanza della sovranità nazionale, delle identità culturali e storiche, della tradizione e dei valori etici di solidarietà e di partecipazione civile che incarna il Corpo degli Alpini.
“Per il Veneto, il 26 gennaio sarà per sempre una giornata storica. Siamo la patria degli Alpini, fanno parte della nostra cultura, della nostra storia, della nostra società, storica e presente. Dico spesso che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Lo diremo con il cuore pieno di gratitudine anche ogni 26 gennaio”. Così ha commentato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che continua “In guerra in difesa della libertà, in pace in aiuto alla gente in difficoltà per eventi calamitosi – aggiunge Zaia – una penna nera è stata sempre la prima a svettare e l’ultima ad arretrare. I caduti della guerra, sulle trincee della Marmolada o del Lagazuoi, ci hanno tramandato esempi fulgidi di eroismo e di attaccamento alla libertà; in tempo di pace non c’è stata una sola situazione di pericolo e difficoltà per la gente, terremoti, alluvioni, crisi di ogni genere, nella quale un gruppo di Alpini non sia stato il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. Non amarli è impossibile, onorarli come meritano, anche con una decisione istituzionale, è sacrosanto”.

[g.m]

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