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Spazio… relazione: Giorgina, una testimonianza e poi il nulla

05.04.2022 – 12.00 – Questa settimana ho ricevuto la testimonianza di un rapporto di coppia vissuta da una donna forte, e sola. Voglio condividerla con voi lettori dopo aver ricevuto il consenso alla pubblicazione.
Di seguito le parole di una persona che chiameremo Giorgina:
Una droga, anche se non ne ho mai fatto uso, ma credo si possa associare a ciò che ho provato per l’uomo con cui ho una relazione.
Il senso della mancanza costante, un dolore indescrivibile, una fitta al cuore, un malessere mai provato prima. La paura insana di perderlo, anche se restare implicava mettere da parte tutta la mia dignità.
Perdonare qualunque cosa, qualsiasi mancanza di rispetto, pur di rimanere con lui, pur di poter dividere il nulla insieme. Perché è di meno del nulla che stiamo parlando. Col senno di poi riesco a vedere il nulla che ci ha uniti per tutti questi anni.
Sofferenza, pianti, delusioni, ansia. Tutti i sentimenti provenivano da parte mia. Da lui sempre il nulla. L’ho rincorso all’infinito con la speranza di un cenno, bastava. Piuttosto che niente, andava bene anche il nulla. Messo difronte a ciò che abbiamo vissuto, lui minimizza, non vede tutto questo male. Ne è impassibile. Io oggi è come se lo guardassi dal di fuori. Consapevole di tutta la sofferenza che mi ha causato. Se mi guardo indietro vedo anni di felicità, finché ero incosciente. Di quegli anni vedo solo il mio innamoramento. Poi ad un certo punto la visione della realtà, panico, mi devo ricredere, sono stata con un uomo che non esiste, se non nella mia testa. È tutto fasullo. Prendo coscienza ed è lì che il dolore si fa sentire e diventa piano piano sempre più forte fino alla malattia. Un grido di dolore. È un momento in cui potresti fare qualunque cosa. Si rasenta la pazzia. Col senno di poi lo sai. Sai che se hai passato quel momento, avresti potuto diventare chiunque, anche un assassino.
Ho visto il fondo. Ora vedo. Guardo distante. Sono indifferente. Lo guardo e mi chiedo come ho potuto fare questo a me stessa. Io che sono l’emblema della donna forte. Sto cercando di perdonarmi.

Dott. Marco Folla: La ringrazio per la sua preziosa testimonianza, per l’esperienza che ha vissuto e mi ha descritto in modo così vivido, intenso e intriso di sofferenza. Il nulla al posto del niente, questa frase riassume tutto il suo messaggio, tutto quell’ accontentarsi per rimanere in relazione, il nulla da ricevere e il tanto dare. Indice di una personalità forte ma dipendente dal punto di vista emotivo, è stato un grande passo riconoscere e realizzare qual è l’equilibrio o il mancato equilibrio della vostra coppia. Ora che si è resa conto di ciò che ha vissuto e che vive, sarebbe risolutivo fare un passo ulteriore verso la sua indipendenza emotiva che le permetterà di staccarsi da questo nulla, e di aprirsi a ricevere in relazione, a disintossicarsi da un rapporto dannoso e poco nutriente. Come sarebbe per lei avere una relazione di vero scambio? Questo si può realizzare grazie a un aiuto competente e riparatore. È difficile a volte ricevere, quando ci occupiamo degli altri siamo in posizione predominante, di controllo, che ci tende a dare sicurezza, una falsa sicurezza, purtroppo. Nella relazione l’unica sicurezza è il desiderio di costruire in due, di creare uno spazio condiviso, il Noi. Le chiedo la possibilità di condividere la sua esperienza e il nostro scambio in modo sia utile ad altre persone nella stessa situazione.

Giorgina:Grazie per la sua risposta. Come sarebbe vivere un rapporto alla pari di vero scambio? Sarebbe un sogno, ciò che fantastico quotidianamente. Oggi, anche se stiamo facendo un percorso di coppia, non ho molte aspettative. Diciamo che mi piacerebbe, ma dubito ciò possa accadere, perché l’altra parte fatica a mettersi in gioco. O forse sono semplicemente io che ho alzato il tiro, ora che ho compreso.
Può condividere la mia esperienza. Spero sia di aiuto per qualcuno. Come sarei felice di partecipare ad eventi, se ne fa.

Dott. Marco Folla: Vivere un rapporto di vero scambio significa costruire assieme la relazione, pezzo per pezzo, INSIEME. Si può iniziare in qualsiasi fase della relazione ci si trovi, serve solo che entrambi lo vogliano. Ciò che distingue le coppie che funzionano è il desiderio di essere un noi aldilà delle differenze, con il fine unico quello di scambiare e condividere la propria vita, trovare l’intimità emotiva, potersi fidare e affidare all’altro. La relazione vera è fondata sullo scambio reciproco di attenzioni, sostegno, accoglienza, presenza. La ringrazio per la possibilità di condividere la sua esperienza. Buona giornata a lei e un caro saluto. (All’inizio del nuovo anno organizzerò un corso sulla comunicazione e sul diventare coppia, la terrò informata).

Che ne pensi? Quali emozioni hai vissuto leggendo lo scambio qui sopra? Risuona in qualche modo dentro di te? Trovi similitudini o differenze?

Scrivi pure le tue domande, le tue riflessioni, i tuoi pensieri, le tue esperienze di relazione che saranno trattate in forma anonima via mail a [email protected] o via WhatsApp al 3921805011 e ti risponderò con gioia, la tua vita può essere spunto di crescita e riflessione anche per altri lettori.

[del Dott. Marco Folla, psicologo. Si occupa di relazioni, problemi di ansia, attacchi di panico, problemi alimentari, mindful eating, training autogeno. [email protected]; whatsapp 3921805011]

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