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Siccità: si aggrava la situazione nel bacino del Consorzio Veneto Orientale

30.06.2022 – 15:40 – Sempre più grave la situazione a causa della siccità nel bacino del Consorzio Veneto Orientale dove si percepiscono le forti carenze delle precipitazioni dai primi mesi dell’anno. Nel comprensorio, il deficit pluviometrico finora raggiunto rispetto alla media del periodo, è di circa 300 mm. Il ridotto apporto idrico da monte nei principali corsi d’acqua comporta una risalita accentuata del cuneo salino che, già dal mese di maggio, fa registrare alle prese di derivazione livelli di conducibilità elettrica (parametro utilizzato per misurare la quantità di sali disciolti nell’acqua) vicini a quelli che si potrebbero riscontrare nei periodi di punta di luglio e agosto, ed in ogni casi superiori ai 2.000 µS/cm (microsiemens per centimetro), valore soglia della qualità dell’acqua per irrigazione ad aspersione. Ecco alcuni dati eloquenti e preoccupanti raccolti sul territorio relativi gli aspetti sopra citati:

  • Livenza: il sistema Brian, alimentato a monte dalla centrale irrigua di Albano di Motta di Livenza, viene gestito con funzioni parzializzate. Vengono prelevati al massimo 9 m3/s laddove il Consorzio avrebbe autorizzazione ad un prelievo massimo di 23 m3/s. Questa riduzione dei prelievi è dovuta alle quote ridotte del Livenza ad Albano di circa 1 metro rispetto alla madia del periodo. Altre derivazioni dal Fiume Livenza, Località Ottava Presa, sono sospesi i prelievi continui negli ultimi 20 giorni in quanto sono presenti valori di CE sopra i 2000 µS/cm. Sempre sul Livenza, in località Sesta presa (a sud confluenza con canale Riello) sono sospesi completamente i prelievi sia di privati che consorziali per valori costantemente sopra i 4000 µS/cm.
  • Registrati valori importanti di CE superiore ai 2000 µS/cm anche su aste del Loncon e Lemene, dove si sono limitati i prelievi nel basso corso dei suddetti Fiumi, registrando valori sopra soglia al sifone Palu Grande a Concordia Sagittaria o alla presa del Bacino Loncon, sino alla derivazione Inverno sulla Cavanella Lunga a Sindacale. Tale situazione è presumibilmente da ricondurre anche all’incremento dei prelievi in corrispondenza del tratto Friulano dei presenti corsi d’acqua. In accordo con il Genio Civile si stanno adottando misure per la limitazione dei prelievi sulle aste del Loncon nelle zone di monte al confine regionale.
  • Sistema Canale Taglio: le portate delle risorgive di Morsano al Tagliamento cominciano a scendere e si stanno adottando varie misure di riduzione dei prelievi tra Canale Taglio e Roggia Lugugnana, finalizzate a mantenere una quota del Taglio superiore a quota 10,00 alla foce, per mitigare gli effetti dell’intrusione del cuneo salino, che per il momento si mantiene sotto i limiti soglia.
  • Derivazione del Cavrato dal Fiume Tagliamento, a San Michele al Tagliamento località Cesarolo, si registrano valori medi negli ultimi 40 giorni superiori ai 5.000 µS/cm. Alla presa si registrano valori sopra i 2000 µS/cm dal 24 maggio ed in media sopra i 2500 µS/cm dal 4 aprile.

In questo scenario delicato, la gestione ottimizzata delle opere pubbliche di bonifica sta rendendo possibile il prosieguo dell’attività irrigua in buona parte dei 60.000 ha irrigati tramite le opere consortili. Non sono state per ora attuate determinazioni di sospensione del servizio irriguo o di razionalizzazione dei prelievi che però, non dovesse cambiare la condizione meteorologica nel breve periodo, non si esclude che il Consorzio sarà costretto a valutare al fine di non pregiudicare le condizioni dei Fiumi, come sta accadendo in altre zone anche nella città metropolitana veneziana. Le prime misure per risparmiare acqua con limitazioni sono già da oggi operative nel Consorzio Bacchiglione che ha introdotto i turni per l’irrigazione dei campi nei comuni di Vigonovo, Fossò, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Stra.
Riguardo i danni ai raccolti, le prime stime parlano di una perdita nel grano del 15%.
Non è ancora emergenza, invece, nel Veneto Orientale sul fronte delle riserve idriche per le famiglie, come invece sta accadendo in molte parti d’Italia. A Milano, ad esempio, sono state chiuse le fontane e ad Imperia è stato posto un limite di consumo d’acqua giornaliero.

Fonte: www.bonificavenetorientale.it

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