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Viticoltura in allerta per la Flavescenza Dorata della vite

10.06.2022 – 16.47 – Si è svolto lo scorso 8 giugno presso il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale a Portogruaro, il convegno incentrato sul problema della Flavescenza Dorata della vite, un approfondimento organizzato da Coldiretti Venezia in collaborazione con il Consorzio Vini Venezia, il Crea e Le cantine Vivo.
Continuano a verificarsi attacchi di questa malattia che sta creando non pochi disagi ai viticoltori, per questo Coldiretti ha sentito la necessità di organizzare un momento informativo rivolto agli associati” ha spiegato il presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla in apertura del convegno rivolgendosi alla numerosa platea presente in sala. “Riteniamo fondamentale che ciascun viticoltore agisca in modo responsabile e sinergico con i trattamenti alle viti” – ha puntualizzato il presidente del Consorzio Vini Venezia Giorgio Piazza. “Il territorio veneziano conta 11.000 ettari vitati di cui l’85% situati nel Veneto Orientale dove si sono verificati i casi di questa malattia insidiosa e devastante – ha spiegato Francesco Passador direttore delle Cantine Viticoltori del Veneto Orientale – per cui l’attenzione deve essere massima per non correre il rischio di mettere a repentaglio una produzione prestigiosa di vini che ci rende orgogliosi a livello internazionale”.

La Flavescenza Dorata è provocata dallo scaphoideus titanus, cicalina vettore del virus che quando attacca la vite non lascia scampo, non esiste cura ma solo l’estirpo come unica soluzione per bloccare la malattia. L’ha spiegato bene Riccardo Velasco direttore del Centro di Ricerca per la Viticoltura che ha fatto una disamina puntuale illustrando quanto si stia investendo sulla ricerca per combattere questo problema, in collaborazione con tutte le Università del Veneto. Il Servizio Fitosanitario della Regione Veneto sin dalle prime avvisaglie di questa malattia che si è palesata nelle campagne circa tre anni fa, si è impegnata con monitoraggi e controlli rendendo obbligatori dei trattamenti alle viti. “I trattamenti fitosanitari sono rispettosi dell’ambiente, sostenibili per questo motivo sono più blandi pertanto devono essere osservate puntualità e attenzione da parte dei viticoltori affinchè la malattia non prenda il sopravvento. L’attenzione deve essere riposta anche alle viti selvatiche o abbandonate dove la malattia si annida e si rinvigorisce” – ha affermato Enrico Battiston tecnico U.O Fitosanitario della Regione Veneto. “Non possiamo permetterci di calare la guardia” – ha concluso il direttore di Coldiretti Venezia Giovanni Pasqualidobbiamo mettere massima attenzione e continuare a monitorare lo stato delle viti dando spazio alla ricerca in particolare alla Cisgenetica che evitando soluzioni transgeniche su cui Coldiretti è nettamente contraria, punta a trovare il modo di rafforzare la pianta, quindi a renderla resistente agli attacchi della malattia senza snaturarne le caratteristiche agronomiche. L’informazione e la formazione devono essere di massima diffusione tanto che Coldiretti Venezia ha previsto un percorso informativo gratuito per imprenditori agricoli, dipendenti agricoli e partecipi famigliari in modalità Fad durante il mese di luglio, in cui si affronteranno aspetti teorici e pratici sulla flavescenza dorata”.
Il convegno è stato molto partecipato con interventi e domande da parte dei viticoltori ed esperti del settore presenti in platea, moderati da Giancarlo Vettorello responsabile del settore vitivinicolo per Coldiretti Veneto.

Fonte: Coldiretti Padova

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