10.09.2022 – 07.37 – Aumentano in Veneto i posti a tempo indeterminato, grazie soprattutto alla stabilizzazione di contratti più precari quali quelli in apprendistato o a termine.
Secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro, nel mese di agosto le trasformazioni a tempo indeterminato sono state complessivamente 5.800, in aumento del 41% rispetto al 2021 e dell’11% rispetto al 2019, determinando un saldo di posizioni a tempo indeterminato insolitamente positivo in questo periodo dell’anno (+1.200).
Si tratta tuttavia di una tendenza in atto lungo tutto l’arco di questo 2022: nei primi otto mesi dell’anno le trasformazioni sono state infatti 56.100, a fronte delle 33.200 del 2021 e delle 40.800 del 2020, e hanno contribuito a determinare un saldo di circa 23.500 posti di lavoro a tempo indeterminato in più.
Se l’estate del 2021 ha segnato l’uscita dalla crisi pandemica con un consistente aumento dei posti a tempo determinato, per l’elevata incertezza che ancora caratterizzava quel periodo, nel 2022 i volumi occupazionali sono invece tornati ai livelli del 2019 e si è assistito a uno spostamento da forme di lavoro più incerte verso contratti con maggiori prospettive e garanzie.
Il volume di assunzioni tra gennaio e agosto è stato pari a 424.500, in crescita tendenziale del +23% e superiore del +5% anche a quello del 2019, quando i nuovi contratti erano stati 405.000. Il saldo dei primi otto mesi dell’anno è pari a +76.900 posti di lavoro, un valore in linea con quelli fatti registrare negli analoghi periodi del 2021 e del 2019.
La differenza rispetto agli anni precedenti è rappresentata dai picchi nella domanda di lavoro, che quest’anno si sono concentrati nei mesi di aprile e maggio, in vista di una stagione estiva partita in anticipo.
Fonte: Veneto Lavoro