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Come incentivare le nozze in Italia? In arrivo il bonus per i matrimoni

22.11.2022 – 10.30 – La Lega ha presentato un disegno di legge alla Camera volto ad incentivare i matrimoni mediante un bonus massimo di 4 mila euro, unicamente per chi si sposa in chiesa. Ma il testo, inizialmente previsto solo per i matrimoni con rito cattolico, ha subito diverse critiche, portando lo stesso governo a prenderne le distanze.
La replica dell’opposizione, che in aperta polemica ricorda la laicità dello Stato, ha convinto i parlamentari leghisti a ritrattare la proposta, ampliandola a tutti i matrimoni, sia civili che religiosi. Obbiettivo preponderante della legge è quello di risollevare le sorti dei matrimoni, in forte calo in particolare, secondo i dati dell’Istat, a seguito del periodo pandemico.
Soprattutto i giovani, a seguito della pandemia, hanno rinviato le nozze, che sono passate nel giro di un solo anno al -47,4%. Ottantasettemila è il numero dei matrimoni celebrati in meno nel 2020 rispetto all’anno 2019, con un forte calo registrato anche per le unioni civili, le separazioni e i divorzi: le prime scese del 33%, del 18% le separazioni e del 21,9% i divorzi.
Nonostante la crescita dei primi nove mesi del 2021 rispetto all’anno precedente, la ripresa non è sufficiente a recuperare i numeri persi nel 2020.

Il bonus consiste in una detrazione d’imposta fino al 20 per cento su varie voci di spesa  connesse ai matrimoni fino ad un massimo di 20mila euro. Tra queste sono compresi il servizio di ristorazione, gli abiti degli sposi, le decorazioni floreali,  il servizio fotografico e le bomboniere. Per poter rientrare tra i beneficiari, le coppie devono avere meno di 35 anni e presentare un ISEE con meno di 23mila euro. Il matrimonio deve inoltre avvenire in Italia e gli sposi devono avere la cittadinanza italiana da più di dieci anni.

[m.g]

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