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Duna di Bibione, interventi regionali per 600mila euro

27.12.2022 – 11.30 – Durante i giorni scorsi sono stati avviati, dagli uffici regionali del Genio Civile di Venezia, i lavori per la messa in sicurezza degli habitat dunali di foce Tagliamento a Bibione (località faro).
Così ce ne parla l’Assessore al Dissesto idrogeologico veneto, Gianpaolo Bottacin: “Il progetto consiste nella prosecuzione verso monte della scogliera in massi naturali esistente fino a coprire interamente il sistema dunoso eroso al piede con schianti in acqua della vegetazione forestale. Un intervento che andrà a ripristinare artificialmente l’allineamento della sponda precedente agli ultimi eventi meteomarini avversi del 2021 e 2022, mantenendosi comunque in prossimità della duna, per lasciare al fiume il massimo spazio possibile per le sue divagazioni in foce”.

L’opera è infatti stata pianificata allo scopo di rispondere nell’immediato alla situazione di crisi. Il progetto troverà compimento nella successiva ricomposizione ambientale del piede della duna, che potrà procedere secondo i criteri e le procedure impiegati con successo nel tratto di sponda posto immediatamente a valle, dove è già presente la barriera radente in massi naturali e la retrostante duna viene regolarmente consolidata con interventi di ingegneria naturalistica. E’ per di più predisposta, resa possibile attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, la messa in opera di fascinate (realizzate con il materiale spiaggiato), orientate in modo tale da intercettare la sabbia trasportata dal vento, per proteggere il piede delle dune ricostruite.
“Nell’ambito dell’intervento, per il quale abbiamo messo a disposizione 600mila euro – evidenzia l’Assessore Bottacin-  oltre alla realizzazione della scogliera in massi natura, che avrà una lunghezza complessiva di 220 metri, abbiamo infatti previsto anche una ricomposizione ambientale che si concretizzerà con il versamento di sabbia tra il limite della duna consolidata e la difesa radente, con una movimentazione di circa 3.000 metri cubi di sabbia”.

Il limite entro cui si progetta di concludere i lavori è la fine dell’inverno, condizioni meteo e imprevisti permettendo.
“Ancora un intervento – conclude così Bottacin – che oltre alla messa in sicurezza dell’area tiene in massima considerazione gli aspetti naturalistici del territorio”.

[m.g]

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