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venerdì , 26 Aprile 2024

Incidenti, ritardi e un cantiere infinito. L’A4 sarà della Newco Alto Adriatico

11.01.2023 – 11.59 – È ufficiale: bye bye Autovie Venete, benvenuta Newco Alto Adriatico. Tra meno di sei mesi, ossia entro il giugno 2023, il passaggio di competenze sarà completato. A darne l’annuncio è il governatore del vicino Friuli Venezia Giulia, commissario straordinario per la terza corsia della A4, Massimiliano Fedriga. La IV Commissione si è riunita nell’emiciclo di piazza Oberdan, a Trieste, per definire priorità e valore complessivo delle opere già realizzate, pari a 1 miliardo di euro. Ora, il focus è sulla sicurezza “intervenendo sulle tratte dove oggi c’è il maggior numero di incidenti”, ha aggiunto il governatore FVG, ovvero quelle del Veneto. In seduta hanno fatto discutere la barriera Lisert, il cui progetto doveva subire delle modifiche, e la concessione in mano ad Autovie che ad oggi risulta già scaduta.
Dura Mariagrazia Santoro (PD): “La nuova società non ce l’ha ancora – argomenta in riferimento alla concessione – siamo dunque in mezzo al guado e ci sono voluti 5 anni per costituire la Newco. L’accordo di cooperazione è stato siglato il 1 luglio scorso, ma ci sono molti aspetti da chiarire, tra i quali lo spostamento del finanziamento per il casello di Palmanova”.

Ma il commissario Fedriga stressa sulla sicurezza. E sulle tempistiche: “È vero – ammette – la procedura è stata molto lunga ma questo è dovuto a una chiara scelta politica fatta a suo tempo dal Governo Renzi, che decise di consentire concessioni in house solo a società controllate al cento per cento dagli enti pubblici”. Prima di annunciare la data del 1 giugno per il completamento del passaggio tra Autovie e la Newco, sono state ripercorse le tappe del complesso iter: per l’insediamento è stato necessario individuare l’inquadramento giuridico in vista dell’accordo di cooperazione, presentandolo poi alla Commissione europea per il parere di compatibilità. Poi il lavoro di mediazione per evitare un controllo diretto da parte del Ministero delle infrastrutture, un lavoro che negli anni ha, tra le altre cose, visto succedersi un buon numero di ministri diversi. E ancora, il tariffario, la redazione del piano economico-finanziario facendo i conti con l’aumento dei costi (che a tutti gli effetti) ha condizionato i lavori. “E riusciremo comunque – assicura con piglio positivo Fedriga – a chiudere con sei mesi di anticipo il cantiere della Alvisopoli-Portogruaro, che sarà ultimato intorno alla metà di quest’anno”.

Le opere già realizzate
La terza corsia nel tratto Quarto d’Altino-San Donà di Piave per 332 milioni; il tratto tra Alvisopoli e Gonars per 427 milioni e tra Gonars e il nodo di Palmanova per più di 65 milioni; l’adeguamento a sezione autostradale del raccordo Villesse-Gorizia per 132 milioni, il nuovo casello di Meolo per 34 milioni, oltre ad altre opere meno costose ma significative come il potenziamento del casello del Lisert, il sistema di monitoraggio e tracciamento delle merci pericolose, il sistema di riduzione velocità e di rilevamento eventi.

Il futuro
Sono tre le procedure di gara già avviate: si tratta di lavori presso il lotto numero quattro, che comprende il casello di Palmanova, i nuovi cavalcavia e l’area di sosta per mezzi pesanti nel tratto veneto, l’ampliamento dei caselli di Noventa di Piave e Portogruaro. Per quanto riguarda San Stino di Livenza, è stata avviata nel giugno del 2020 la procedura per progettare il nuovo casello; l’iter dovrebbe concludersi nel primo semestre di quest’anno.

Gli incidenti
La Fondazione Think Thank Nordest aveva condotto uno studio basato su dati Aiscat nell’ottobre dello scorso anno. Ne era emersa la tragicità di ciò che accade sull’autostrada dal Veneto al FVG: la A4 Venezia-Trieste ha registrato nel primo semestre 2022 dati record di traffico, tanto per le auto private, quanto per i camion, dati che impattano significativamente sugli incidenti, specie mortali, che continuano a verificarsi sulla A4 Venezia-Trieste, in particolare tra San Donà di Piave-Portogruaro.
Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione, aveva detto: “Oggi la A4 Venezia-Trieste è la vera emergenza infrastrutturale del Paese. Chiediamo al nuovo Governo e ai Parlamentari di intervenire per concludere il prima possibile il passaggio della concessione alla Newco e destinare le risorse necessarie per accelerare i tempi di completamento della terza corsia”.

Quello degli incidenti è “un tema importante – riconosce Fedriga – e le scelte di realizzare al più presto i cavalcavia vanno nella direzione della mitigazione del rischio. Come commissario, mi sembra la scelta più giusta”. Aggiunge però che “gran parte degli incidenti è dovuta al mancato rispetto delle distanze di sicurezza e alla distrazione”, riconoscendo la flessione emersa dallo studio della Fondazione di Ferrarelli. Ma Fedriga il commissario ci tiene e sottolinea “le molte misure messe in campo dalla struttura commissariale per aumentare la sicurezza, anche al di là della normativa stradale, con informazioni in tempo reale sulla rete, notiziari radio, app e numero verde, oltre al pattugliamento costante delle forze dell’ordine e degli ausiliari della viabilità di Autovie”.

mb.r

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