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Nuove regole di pesca per una nuova Carta Ittica Regionale

03/01/2023 – 10.30 – In vigore da gennaio 2023 la nuova Carta Ittica Regionale e il nuovo Regolamento Regionale per la pesca e l’acquacoltura. Sempre nel rispetto della normativa statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, i due documenti regolano gli strumenti di pianificazione e regolamentazione che uniformano a livello di bacino idrografico e zone omogenee, le attività di pesca dilettantistico-sportiva, le attività di pesca professionale e le attività di acquacoltura in tutte le acque del Veneto.
“La stesura e l’iter di approvazione della Carta Ittica Regionale e del nuovo Regolamento Regionale per la pesca e l’acquacoltura hanno comportato un lavoro lungo e impegnativo e per questo ringrazio i tecnici – spiega l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari – Grazie ai nuovi strumenti di pianificazione e gestione ora è possibile una gestione uniforme di tutte le attività di pesca, sia sportiva che professionale, e di acquacoltura, in tutte le acque del Veneto. Sono strumenti di primaria importanza che per la prima volta consentiranno di regolamentare le attività legate alla pesca contemperando le esigenze dei pescatori con la tutela dell’ecosistema”.

Punto di partenza per l’elaborazione del complesso documento di pianificazione sono le rigorose indagini ittiologiche sullo stato delle popolazioni delle specie ittiche d’acqua dolce e delle acque lagunari salmastre. In particolare sono state esaminate le acque salmonicole e le acque ciprinicole nelle quali sono state osservate 62 specie di acqua dolce e di queste ben 27 sono specie aliene. L’iter è proseguito poi con la Valutazione Ambientale Strategica articolata in sette fasi: tra queste una fase è dedicata alla consultazione di stakeholder pubblici e privati.

COSA COMPRENDE LA CARTA:
La Carta Ittica Regionale, ha l’obiettivo di accertare la consistenza del patrimonio ittico, le potenzialità produttive delle acque, i criteri ai quali deve attenersi la coltivazione delle stesse.  Si articola per bacini idrografici all’interno dei quali sono delimitate le zone omogenee, anche con finalità coerenti con la conservazione dei patrimoni ittici e di tutto l’ecosistema. La Carta comprende pertanto il Piano di gestione delle acque dolci della Zona A (zona salmonicola) e della Zona B (zona ciprinicola) e il Piano di gestione delle acque dolci della Zona C (zona salmastra).

“Grazie alla Carta – prosegue Corazzari – ora c’è una chiara mappatura di tutti i corsi d’acqua, i pescatori sapranno con certezza dove e come svolgere le loro attività nel rispetto dell’ambiente. La Carta stabilisce inoltre rigide norme di tutela dell’habitat fissando le regole per le azioni di ripopolamento, individuando i quantitativi e le specie che si possono introdurre e le specie che invece sono vietate”.

I documenti della nuova Carta Ittica Regionale sono scaricabili dal file presente nella pagine ufficiale della Regione del Veneto.

 [m.g]

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