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giovedì , 18 Aprile 2024

Selecting Italy, il Veneto protagonista. Si parla di energia, porto e idrogeno

“La ZLS Porto di Venezia–Rodigino è un’opportunità straordinaria di attrarre investitori, ma senza il decreto del Governo che la finanzia, rendendola operativa non è possibile promuoverla. Hanno previsto investimenti importanti sotto forma di credito di imposta anche con il Pnrr per le ZES, ma non per le ZLS: non si capisce il senso di questa differenza. Sono entrambi strumenti necessari per dare sviluppo a zone critiche dal punto di vista dello sviluppo economico. Nel caso della ZLS in Veneto siamo riusciti ad averla dopo quattro anni di lavoro intenso, con parlamentari e Governo, su Porto Marghera e Polesine, due territori in difficoltà ma con un alto potenziale dal punto di vista economico. Ad oggi non c’è ombra di finanziamento. Non si capisce perché fornire uno strumento agevolatore e non dare la capacità finanziaria per rendere questo strumento davvero agevolatore”.

Questo ha evidenziato l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato intervenendo stamane a Trieste ad un convegno dedicato a “Selecting Italy – Gli ecosistemi territoriali e la governance per l’attrazione degli investimenti esteri” promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalla Regione Friuli Venezia Giulia. In particolare, l’assessore veneto è intervenuto nel corso della tavola rotonda imprese e territori parlando delle prospettive che si sono aperte nella nostra regione con l’istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia–Rodigino.

“Mi permetto di dire che il Veneto continua a essere locomotiva e solo una visione miope può immaginare che non dare risorse alla locomotiva possa aiutare il convoglio ad andare più veloce – ha precisato Roberto Marcato -. L’appello che continuiamo a fare al Governo è di dare la capacità finanziaria adeguata per fornire tutte le agevolazioni fiscali ed essere, quindi, attrattivi su quei territori che, dal punto di vista logistico, sono straordinari perché non c’è posto che abbia la capacità di attrazione di Porto Marghera. Lì c’è tutto e se uno vuole portare il cliente a prendere un caffè in piazza San Marco, lo può fare solo lì. Non si capisce perché il Governo abbia questa miopia e incapacità decisionale”.

Sempre per quanto riguarda il Pnrr l’assessore regionale allo sviluppo economico del Veneto ha ricordato l’interesse della Regione al tema dell’energia con le comunità energetiche e lo sviluppo dell’idrogeno.

“Anche sulle comunità energetiche siamo pronti a partire, abbiamo messo 10 milioni di euro ma mancano i decreti attuativi – conclude –, come del resto siamo pronti a presentare i progetti sul bando idrogeno. Resta il problema del mancato coinvolgimento delle Regioni sulla costruzione e gestione del Pnrr. È un’occasione mancata perché si continua ad immaginare che il Paese sia omogeneo. In realtà l’Italia è un paese straordinariamente forte nella sua diversità. Il Pnrr avrebbe dovuto rispecchiare esigenze diverse. Così non è stato”.

cs

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