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Aumento dei posti a medicina, l’ipotesi sul tavolo per affrontare una crisi nazionale

23.02.2023 – 11.00 – E’ il Presidente del veneto, Luca Zaia, a rispondere prontamente ad un tweet del Ministro dell’Università Anna Maria Bernini, nel quale esprime la volontà di allargare l’entrata alla facoltà di Medicina, ‘in maniera programmata e sostenibile, ipotizzando, sulla base delle primissime stime, un aumento di posti tra il 20 e il 30%’:
“Poche righe sui social che, quando si tradurranno in realtà, costituiranno una prima svolta per affrontare in modo sistemico e non emergenziale la piaga nazionale della carenza di medici. Ringrazio il Ministro Bernini per la volontà di seguire una strada diversa dal passato e mi auguro che possa trattarsi di un primo passo verso l’eliminazione o di una forte mitigazione della strozzatura iniziale, il numero chiuso, uno dei fattori della crisi dei camici bianchi“.
Si conta infatti un boom di bocciati ai test d’ingresso per Medicina del settembre dello scorso anno, per cui il Sole 24 Ore riferisce come la metà degli studenti presenti alla prova non abbiano poi raggiunto nemmeno il punteggio minimo (pari a 20). Nel 2022 a risultare idonei sono stati circa 28.790 partecipanti, quasi 10mila in meno dell’anno precedente.

“Oggi come oggi – aggiunge il Governatore –, migliaia e migliaia di potenziali bravi medici vengono bloccati da una crocetta sbagliata su un quesito a volte strampalato, mentre dovrebbero essere il merito e le capacità dimostrate in un preciso arco di tempo universitario a fare la selezione. Questa è una mia vecchia convinzione che ribadisco da novembre 2017, e oggi, con la dichiarazione del Ministro, potremmo essere ad un punto di svolta, all’inizio di un cammino voluto da chi ha capito che la prima necessità è quella di aumentare la platea dei possibili medici, tenendo conto che, dal primo ingresso in Facoltà, occorreranno anni per arrivare alla fine del percorso con la specializzazione”.
“A suo tempo, e ne è passato tanto, le Regioni all’unanimità recapitarono al Ministro della Salute del precedente Governo un documento nel quale proponevamo una serie di azioni da mettere in campo subito per fronteggiare l’emergenza e altre di più lungo respiro programmatorio. Come Presidente del Veneto – conclude Zaia – sono fin d’ora a disposizione per avviare un cammino di confronto con l’attuale Governo, che possa incidere profondamente su una delle peggiori crisi italiane come la carenza di medici“.

[m.g]

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