16.02.2023 – 10.00 – La Regione Veneto sta continuando le operazioni nell’ambito del Piano Operativo per il Recupero delle liste d’attesa, rendendo intanto noti ieri (mercoledì 15 febbraio) a Venezia, i progressi finora raggiunti.
I dati del monitoraggio sulla gestione delle liste d’attesa segnalano un recupero dell’83 per cento delle prestazioni sanitarie, con riferimento all’arco temporale compreso tra marzo 2020 e febbraio 2022, che per affrontare l’emergenza Covid hanno subito nel corso dello stesso periodo quattro diverse sospensioni: su circa 450.000 prestazioni complessive sospese risultano erogate oltre 374.000, comprendendo i ricoveri ospedalieri e la specialistica ambulatoriale.
“I dati- l’Assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin-, aggiornati alla fine dello scorso anno, riguardano l’attività programmabile perché tutta quella d’urgenza o comunque non differibile, per specificità o gravità, è stata garantita ed erogata anche nei periodi di sospensione”.
“Nel dare concretezza al piano di recupero – sottolinea Lanzarin– abbiamo investito quasi 41 milioni di euro provenienti dai finanziamenti nazionali allo scopo destinati. Abbiamo provveduto all’acquisto di prestazioni aggiuntive del nostro personale sanitario, col reclutamento di nuovo personale a tempo determinato e con quote di budget aggiuntive del privato accreditato convenzionato. Ora, sappiamo che sono stati stanziati ulteriori 500 milioni e che al Veneto dovrebbero spettarne altri 40 milioni circa. Quando ne avremo la certezza metteremo in campo un nuovo piano di interventi per aggredire le circa 150.000 prestazioni sospese che si sono accumulate dal 2022 a oggi. Queste ultime hanno una natura ben precisa non solo perché c’è un’attività prescrittiva molto più forte conseguenza del post Covid ma anche perché è legata a una carenza di personale che non sempre ci consente di essere così puntuali come vorremmo”.
[m.g]