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sabato , 20 Aprile 2024

Stop al bullismo nelle scuole: per il Governatore è tempo di intervenire

20.03.2023 – 11.00 – Tra il mondo online dei social e gli spazi fisici dei banchi di scuola e dei luoghi di aggregazioni, il bullismo è un fenomeno dai numeri in continua crescita in Italia e a rimanerne allarmati non sono solo i genitori. Anche il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha deciso di intervenire sul tema: “Nessuno sconto ai bulli. Da alcuni giorni sto seguendo con estrema attenzione quanto sta avvenendo in Veneto, nelle scuole e nelle nostre città. È arrivato il momento di dire con estrema chiarezza che di fronte al bullismo non bisogna arretrare di un passo. Serve invece intervenire con estrema decisione: ho interessato formalmente, questa mattina, le strutture dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto perché adottino ogni azione a tutela delle vittime del bullismo e intensifichino la prevenzione. Segnalando casi concreti, che mi aspetto siano immediatamente risolti. Chiedo che tutte le istituzioni, in modo corale, lavorino per estirpare questi atti intollerabili, che sono germe e substrato di importanti problemi sociali”.

Pullano il web notizie di ragazzi di Padova sopraffatti da episodi di prepotenza da parte dei compagni di scuola; ma questi sono solo alcuni dei tanti e troppi episodi in cui le angherie di alcuni hanno delle conseguenze sulla vita di altri, talvolta molto gravi.
Un ulteriore episodio sconcertante fa ha visto protagonista un ragazzo di dodici anni di Verona, ritirato dai genitori da scuola qualche giorno fa, dopo essere stato deriso aggressivamente dai compagni per delle cicatrici sul volto causate da un pregresso incidente stradale.

“Sono in contatto diretto- continua Zaia- con i genitori di alcuni ragazzi vittime di bullismo, la cui storia è stata riportata oggi anche dai quotidiani veneti. Voglio tutelare al massimo il doveroso anonimato delle vittime, ma mi sono mosso a livello istituzionale di fronte ad accuse circostanziate e chiare. Testimonianze che impongono in primis alla scuola di affrontare il fenomeno con soluzioni efficaci. Il bullismo è intollerabile: i racconti riportatimi da una mamma, emblematici, sono una testimonianza che colpisce dritto al cuore: violenze fisiche e psicologiche, perpetrate da lungo tempo, nell’indifferenza. Gli istituti scolastici devono garantire un ambiente sereno, protetto, positivo: non deve esservi il benché minimo spazio per chi pratica queste azioni. Dobbiamo combattere il bullismo, ne va delle nuove generazioni”.

Così conclude infine il Governatore: “Le parole e gli intenti non bastano più. Cosa fare? Propongo sanzioni nel segno del contrappasso: obbligare i bulli, se necessario mettendo mano alla legge, a lavori sociali proprio dove hanno fatto del male. Che si tratti di razzismo, omofobia, disabilità: siano obbligati a lavorare, a testa bassa e senza sconti, nell’aiutare le loro stesse vittime, sotto il controllo delle istituzioni. Intollerabile poi sentire che spesso sono le vittime a cambiare scuola o ad allontanarsi dal luogo delle violenze. Davanti al diritto allo studio e alla socialità, che sono sacri, come si può permettere che le vittime e le famiglie debbano arrendersi e allontanarsi? E gli aggressori? La misura è colma, è l’ora di risposte estremamente determinate”.

[m.g]

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