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domenica , 6 Ottobre 2024

Perchè a Pasqua ci scambiamo uova di cioccolato? Facciamo un tuffo indietro nella tradizione

10.04.2023 – 9.30 – Al latte, fondente, pralinato o in bianco: il cioccolato mette d’accordo tutti, dai bambini agli adulti. Proprio in occasione dei giorni pasquali però, guardando le nostre golose uova di cioccolato, ci troviamo a domandarci: ‘perchè proprio l’uovo?’

LA NASCITA DI UNA TRADIZIONE:
La tradizione di regalarsi uova di pasqua, proviene dal lontano. Più precisamente, risale dalla corte francese di Luigi XIV, che incaricò il fidato chocolatier di corte, François Vatel, di realizzare un uovo di crema di cacao.
Se la consuetudine di scambiarsi uova a Pasqua sia in realtà molto più antica, alla corte francese del Re Sole andrebbe il merito di aver sviluppato per la prima volta questa variazione al cioccolato.

PERCHE’ PROPRIO L’UOVO?
Mentre i popoli pagani rivedevano nell’alimento l’unione del cielo e della terra e gli antichi Egizi guardavano alla rotondità dell’uovo come alla perfetta forma simbolica d’unione dei quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco), è già con i Persiani che possiamo documentare la tradizione durante il periodo primaverile dello scambio delle uova (simboli di vita nuova).
E’ stato poi il cristianesimo a riprendere queste tradizioni, rielaborandole alla luce delle Sacre Scritture, facendo così dell’emblema della rinascita, il simbolo della resurrezione di Cristo.

I REGALI NELLE UOVA:
Il nome dell’orafo Peter Carl Fabergé è ormai famoso per le uova tempestate di gemme sparse in tutto il mondo, ma pochi sanno che venne incaricato dallo zar Alessandro III di realizzare per la zarina Maria un uovo dai materiali più pregiati, contenente una sorpresa. Fabergé però non si limitò ad un solo regalo: all’interno della matrioska in platino smaltato di bianco, ne inserì due. La zarina ricevette quindi una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro, e apprezzò a tal punto il dono da rendere le uova di Fabergé una tradizione anche per il successivo Zar Nicola II.
E’ in questo punto della storia però che i cultori si dividono: c’è chi considera Fabergé il primo ideatore della sorpresa nell’uovo e chi attribuisce il merito ai piemontesi, e nello specifico ai torinesi, da sempre maestri del cioccolato. Alcuni infatti ricordano come a Torino nel ‘700 fosse già usanza inserire nelle uova da regalare, un dono.

[m.g]

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