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giovedì , 2 Maggio 2024

Granchio blu, è emergenza. La regione chiede stato di calamità naturale

25.07.2023 – 11.20 – Una specie aliena che mette a rischio quelle autoctone e le attrezzature da pesca nelle acque del Veneto. Parliamo del granchio blu: conosciuto anche come granchio reale, nativo delle acque americane e, in particolare, dell’oceano atlantico. Basilicata, Abruzzo, Puglia; Alto Adriatico: da quando ha fatto la sua prima comparsa – nel 2008 – nelle acque italiane questo tipo di crostaceo decapode ha creato uno squilibrio importante delle comunità marine. Il portunidae dalle forti chele spesso danneggia anche le attrezzature da pesca. Una piaga per il comparto ittico della regione Veneto e non solo. Le regioni interessate (l’animale predilige le acque lagunari, basse e poco saline) corrono ai ripari: “La regione del Veneto si sta muovendo attivamente sulla problematica del granchio blu – ha detto l’assessore alla pesca della regione Veneto, Cristiano Corazzari – ho convocato d’urgenza una riunione del comitato direttivo (del distretto di pesca del nord adriatico ndr.) per il prossimo giovedì 20 luglio specificamente dedicata all’emergenza”. È nel quadro si inserisce anche la polemica. Un botta e risposta tra l’assessore regionale e il sindaco di Goro che, stando alle dichiarazioni affidate da Corazzari a una nota della regione, per cercare di risolvere – o meglio, tamponare l’emergenza – “non ha fatto altro che autorizzare […] modalità di intervento e attrezzature che erano già consentite e in pieno utilizzo nelle lagune venete”. Procedure e attenzioni che “si faceva già da almeno 6 mesi”, ha aggiunto.

Dopo l’attacco all’allevamento di vongole nella Sacca di Goro, sulla pagina Facebook istituzionale del comune è comparsa un’ordinanza del sindaco Maria Bugnoli che autorizza misure di contenimento straordinarie, permettendo di “prelevare, trasportare a terra e smaltire” l’animale, vietandone la re-immersione in mare e autorizzando strumenti da pesca come “nasse e reti da posta, in deroga alle disposizioni vigenti”. Ed sta proprio qui il nodo della polemica: per l’assessore veneto nulla di nuovo.

Giovedì è passato – anche la polemica pare superata – ed è stato effettuato il sopralluogo nel delta del Po. La situazione “è drammatica, siamo di fronte a un’emergenza per la biodiversità delle nostre lagune e per i nostri pescatori. Il granchio blu ha ormai invaso tutta la laguna determinando un calo repentino della produzione di vongole. Questo predatore infatti è in grado di aprire i molluschi e cibarsene, lasciando i gusci all’apparenza intatti ma di fatto vuoti all’interno”. Cronaca di una crisi annunciata per il settore della molluschicoltura, di primaria importanza per le coste venete, con forti ripercussioni sull’economia del territorio.

Anche il Consorzio pescatori di Scardovari ha partecipato alla visita nelle aree colpite dell’emergenza del granchio blu nel delta del Po, nelle zone della Laguna Canarin, al Mercato ittico di Scardovari e al Mercato ittico di Pila. Le regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna, hanno già chiesto al Governo di attivare lo stato di calamità naturale. “La priorità oggi – ha concluso Corazzari – è eradicare questa specie che spegne gli investimenti e il futuro delle nostre lagune: in questa situazione non sarà possibile nemmeno procedere con le attività di semina, levando così ogni prospettiva ai nostri pescatori”.

mb.r

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