03.08.2023 – 15.40 – Con l’arrivo delle ferie d’agosto, nelle spiagge di Caorle, Bibione, Lignano o Jesolo, arriva per molti di noi il desiderio di abbronzarsi; la tintarella diventa, così, un possibile rimedio al pallore dei corpi dopo una giornata di lavoro.
L’abbronzatura è, infatti, una reazione difensiva della pelle: una volta esposti al sole, la melanina prodotta dalle cellule nello strato più profondo dell’epidermide va a costituire una patina protettiva contro i raggi ultravioletti. Per accelerare l’amato processo di colorazione della pelle sono note diverse teorie, forse la più diffusa è l’assunzione di grandi quantità di carote.
In questa credenza si annida, però, un falso mito: il beta-carotene contenuto in frutta e verdura dal colore giallo-arancione (melone, albicocche, carote) non è il responsabile della produzione di melanina, può rendere la pelle di un colorito simile all’alimento stesso; e nel caso di un uso massiccio causare la carotenosi.