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Traffico d’arte: i Carabinieri recuperano un prezioso dipinto di Jasper

14.07.2022 – 9.26 – Il dipinto “Natura morta con nautilus, limoni, prosciutto e calice” di Geerards Jasper è finalmente tornato a casa, nella sala da pranzo di Palazzo Grimani a Venezia. Quest’opera d’arte è stata recuperata dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Venezia dopo un’indagine complessa che ha coinvolto diversi Enti e Istituzioni.
Geerards Jasper – autore di questa magnifica opera ad olio su tavola – è uno dei più rappresentativi artisti nel campo della natura morta durante l’età dell’oro della pittura olandese. Il dipinto, dalle dimensioni di 59 x 74 cm, è firmato con il monogramma “JG fecit” e presenta festoni con nature morte di cacciagione, ortaggi e pesci, alternati a fasce floreali. La sua bellezza e la sua storia travagliata lo rendono un’aggiunta preziosa alla collezione del Museo statale di Palazzo Grimani.

La storia giudiziaria di questo dipinto ha inizio nel 1999, quando un antiquario olandese, proprietario del quadro esposto in un palazzo veneziano, è vittima di una truffa che porta alla sottrazione dell’opera. Successivamente, l’opera diventa oggetto di ricettazione e intraprende un lungo viaggio attraverso diverse regioni italiane per finire all’estero. Nel 2018, grazie alla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” che cataloga milioni di beni, i Carabinieri dell’Arte individuano il dipinto di Jasper in vendita presso una casa d’aste in Germania. Tuttavia, il quadro era stato esportato dall’Italia senza l’autorizzazione del Ministero della Cultura. Non venduto, il dipinto fa ritorno in Italia e viene messo all’asta da una nuova casa d’aste, questa volta in Lombardia. Solo nel 2021, i Carabinieri TPC riescono finalmente a recuperare la “Natura morta”. Successivamente, vengono condotte indagini comparative tra l’opera sequestrata e l’oggetto della truffa iniziale. Gli esperti storici dell’arte della Soprintendenza A.B.A.P. per il Comune di Venezia e Laguna svolgono studi approfonditi sulla bibliografia, la tecnica pittorica, la cornice e il retro del dipinto, permettendo così di identificarlo come il bene originale.

A conclusione di queste indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, è stata disposta la confisca del dipinto, che è stato destinato al Ministero della Cultura. Questo evento segna la fine della rocambolesca storia del quadro e ha portato grande soddisfazione grazie alla collaborazione sinergica tra gli Enti coinvolti. L’obiettivo finale è arricchire l’offerta culturale del Museo statale di Palazzo Grimani, che rappresenta la dimora di una delle famiglie più importanti del patriziato veneziano fino alla metà del XIX secolo. Il palazzo stesso è stato acquisito dallo Stato italiano nel 1981. A ottobre, come annunciato dalla direttrice Valeria Finocchi, il museo ospiterà una mostra dedicata ad altre opere recuperate dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, offrendo così al pubblico l’opportunità di ammirare ulteriori tesori artistici restituiti al loro legittimo contesto.

“L’arte è un brand e un simbolo identitario di Venezia e di tutta la regione. Non solo ogni impegno a sua tutela è per noi una strategia di difesa della nostra storia e del nostro patrimonio, ma siamo al fianco di tutti coloro che ogni si impegnano perché questo capitale sia protetto e mantenuto. Esprimo il mio ringraziamento e il mio plauso all’Arma dei Carabinieri per il recupero del dipinto ‘Natura morta con nautilus, limoni, prosciutto e calice’ di Geerards Jasper, da anni all’estero in seguito a un raggiro”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, formula il suo apprezzamento ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Venezia, comandato dal maggiore Emanuele Meleleo, che oggi hanno consegnato al direttore regionale Musei del Veneto, Daniele Ferrara, il prezioso quadro.

“Ora l’opera d’arte dalla firma e dal soggetto prestigiosi è in buone mani – conclude il Governatore -. È una notizia che riempie il cuore in questi giorni che decine di migliaia di turisti scelgono la nostra regione, vero scrigno di tesori culturali”.

[g.]

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