di Alessia Da Dalt
18.11.2023 – 09.53 – In un epoca in cui i cambiamenti climatici sono sintomo di quanto il nostro pianeta stia soffrendo, le cosiddette tecnologie green assumono un ruolo ancora più importante. Con tecnologia green si fa riferimento allo sviluppo e a un utilizzo della tecnologia più etico, che presti maggior attenzione all’ambiente. Si cerca di minimizzarel’impatto ambientale a fronte di tutti i cambiamenti in atto, con lo scopo di migliorare la situazione. Fondamentale in questo senso è il ruolo delle aziende, molto più spesso infatti si sta adottando un tipo di cooperazione tra le risorse Hi-Tech e scelte politico-strategiche più consapevoli. Nonostante sia un campo relativamente recente, la tecnologia green sta prendendo sempre più piede soprattutto per quel che riguarda gli obiettivi di molte società informatiche.
Ne è un esempio la cosiddetta “informatica verde” o green computing, che si occupa dello studio e della messa in pratica di tecniche di progettazione e realizzazione di computer, server e sistemi connessi come ad esempio monitor, stampanti, dispositivi di archiviazione, reti e sistemi di comunicazione efficienti con impatti ambientali più o meno limitati (ma non completamente nulli). L’obiettivo è duplice: raggiungere un tornaconto economico e di buone prestazioni tecnologiche, rispettando però le responsabilità sociali, ambientali ed etiche. Le origini delle tecnologie green risalgono ancora al 1992quando l’Environmental Protection Agency, l’agenzia americana per la protezione ambientale, creò il progetto Energy Star, un programma progettato per promuovere e riconoscere l’efficienza energetica nei monitor e in altre tecnologie. Questo ha portato all’adozione diffusa dello sleep mode nei dispositivi elettronici di consumo, come per esempio il climatizzatore (attivando la modalità si autoregola durante la notte). Nel 2006 il programma Energy Star venne rivisitatoper includere requisiti di efficienza più severi per le attrezzature informatiche, oltre a un sistema di graduatorie per i prodotti approvati recentemente. Al momento diverse agenzie governative continuano a creare regolamenti per incoraggiare la GreenIT. Quattro sono le vie definite per una maggiore sostenibilità:
- utilizzo delle tecnologie sostenibili,
- smaltimento sostenibile,
- progettazione sostenibile,
- produzione sostenibile.
Ad oggi il Parlamento Europeo ha emesso delle direttive riguardo la salvaguardia ambientale, garantendo:
- l’assenza di emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2050,
- una crescita economica svincolata dall’impiego delle risorse,
- che nessuna persona e nessun luogo siano lasciati indietro.
È fondamentale dunque garantire, man mano che il progresso avanza, la massima sostenibilità. Ogni settore è coinvolto, da quello energetico, a quello edile e via dicendo. A livello energetico si sta cercando sempre di più di utilizzare risorse sostenibili, al posto degli idrocarburi, per produrre energia come l’energia eolica, solare e idroelettrica. Di pari passo sta crescendo anche il mercato dei trasporti sostenibili, il quale offre soluzioni di alta tecnologia a basse emissioni. Qualche esempio? Auto elettriche, scooter elettrici ed e-bike in sharing dotati di sistemi di intelligenza artificiale. Ma dal punto di vista personale e lavorativo in cosa ci aiutano le tecnologie green? Sicuramente la spinta verso il cosiddetto hybrid working, lavoro ibrido, è un primo passo verso l’obiettivo di ottimizzare le risorse e la produttività aziendale, ridurre il peso delle attività umane sull’ambiente e migliorare l’efficienza e il benessere dei lavoratori. Il concetto di lavoro negli ultimi tre anni, dalla pandemia alle guerre, è stato rivisitato e ora è considerato (sia dalle aziende, sia dai lavoratori) più come un’attività da svolgere che un luogo in cui recarsi. L’opzione in assoluto più gettonata è quella dello smart working. Alla luce di questo, le tecnologie al servizio dello smart working stanno diventando sempre più rapide ed efficienti per permettere l’immediato scambio dei dati tra aziende e smart workers con il minimo dispendio energetico. I due punti fondamentali da rispettare per riuscire a garantire il funzionamento di questa tipologia di lavoro sono:
- accogliere piattaforme aziendali capaci di sostenere una collaborazione sicura, affidabile e che possano garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo, sia per chi opera da remoto che per chi lavora in ufficio.
- cambiare mentalità e lavorare a obiettivi: ciò che conta infatti è il risultato raggiunto, non dove lo si ottiene.
Il futuro sostenbile non è più solo una mera utopia, ma un viaggio che si sta costruendo giorno per giorno nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse.
[a.d.d.]