14.11.2023 – 10.31 – “Ospitare in Veneto il primo forum nazionale sul turismo sostenibile ha un significato importante. Siamo tra le regioni italiane con il maggior numero di siti Unesco; una terra che ha saputo crescere in termini economici grazie anche alle importanti ricadute legate all’industria turistica. Un comparto che corre veloce e che ha superato le cifre da record del 2019: nei primi sette mesi del 2023, infatti, il numero di turisti che hanno soggiornato in Veneto è superiore allo stesso periodo pre-pandemico (+4% degli arrivi). Stesso andamento per le presenze, che rappresentano il numero di pernottamenti (+0,7%). Abbiamo avuto un boom di turisti stranieri, aumentati molto rispetto al 2022 (arrivi +29,6%, presenze +16,4%), tanto da superare il record del 2019 (arrivi +2%, presenze +1,7%). Anche il numero di italiani è largamente superiore anche alla situazione pre-pandemica (+7,8%), ma non ancora nelle presenze (-1,5%), soprattutto per soggiorni più brevi nelle città, al mare e alle terme”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenendo al primo Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e sui Siti Patrimonio dell’umanità, a CastelBrando, a Cison di Valmarino.
“In queste settimane continuiamo a registrare ottime presenze, agevolate anche dal meteo, quindi ci aspettiamo dati eccellenti in chiusura d’anno. Il mare, il lago e la montagna hanno contribuito in maniera determinante e continueranno a fare la parte del leone, con le grandi città d’arte, ma per raggiungere questo primato, confermandoci nuovamente come la regione più turistica d’Italia, il riconoscimento dei siti Unesco rappresentano un tassello fondamentale. Essi debbono essere considerati i punti di partenza che impegnano le Istituzioni, a tutti i livelli, a mettere in atto iniziative di prevenzione, salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici – ha proseguito il Governatore -. In questi anni abbiamo dimostrato la capacità del Veneto di guardare al futuro e questa vetrina nazionale ci permetterà ancora una volta di raccontare l’unicità dei luoghi veneti, 9 siti Unesco, 2 riserve Mab UNESCO, il Delta del Po e il Montegrappa, ai quali si aggiungono l’Arte delle Perle di Vetro patrimonio immateriale e la recente iscrizione del Tocatì al registro delle buone pratiche di salvaguardia. Una sapiente combinazione tra cultura, turismo e sport. Questa è la formula vincente che valorizza le bellezze, gli antichi mestieri, l’enogastronomia, le eccellenze del nostro territorio, l’arte e il paesaggio. E tra un anno conto di ospitare nuovamente questo appuntamento per celebrare il decimo sito Unesco del Veneto”.
“Nella terra riconosciuta Patrimonio dell’Umanità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene abbiamo ospitato il primo Forum Nazionale sul Turismo Sostenibile e sui Siti Patrimonio dell’Umanità, per ricordare che il Veneto è la somma di tante destinazioni, di innumerevoli luoghi, con una ricchezza di prodotti tipici di qualità e di materie prime lavorate con attenzione anche dal punto di vista del processo. Tutti aspetti tangibili che vengono valorizzati da un sistema integrato dell’accoglienza, capace di adattarsi all’evoluzione dei tempi e dei bisogni. Penso ai temi della sostenibilità, dell’accessibilità, ma anche della sicurezza”.
Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, a Cison di Valmarino, in occasione del primo appuntamento nazionale per l’elaborazione di riflessioni e proposte d’azione per valorizzare il turismo sostenibile e i Patrimonio dell’Umanità, realizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti, promosso da Regione del Veneto e dall’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità UNESCO, con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
“Per essere una destinazione sostenibile bisogna però cambiare prospettiva e pensare di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale. Ecco che tutti gli investimenti realizzati in questi anni guardano a una destinazione capace di anticipare i bisogni – prosegue Caner -. Oggi, ad esempio, siamo la spiaggia più lunga e inclusiva d’Italia, con strutture sanitarie fronte mare capaci di garantire una serie di servizi a chi ha delle disabilità o necessita di bisogni particolari. Questo modello, nato nella Costa veneta, vorremmo esportalo in montagna per dimostrare di essere una regione attenta alle diversità e che sa guardare al futuro. Oltre a questo target, continuiamo a investire sugli aspetti naturalistici, culturali ed enogastronomici, che sappiano riflettere una mentalità attenta all’ambiente, capace di valorizzare l’arte, il paesaggio e le tradizioni. Elementi distintivi di un Veneto che oggi si conferma nuovamente come la regione più turistica d’Italia”.
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