26.02.2024 – 12.10 – La serata del 14 febbraio 2024 ha visto l’arresto da parte della Polizia di Frontiera di Venezia di un passeggero su cui gravava un mandato di cattura internazionale, emesso dalla competente autorità tunisina. In occasione dei controlli sul volo proveniente dall’Arabia Saudita, infatti, i poliziotti hanno sottoposto a intervista di frontiera un cittadino tunisino, il quale esibiva passaporto e carta di identità francesi. Tali documenti, sottoposti ad approfondita analisi da parte degli operatori specializzati, sono risultati però falsi. Di conseguenza, lo stesso è stato deferito alla Procura della Repubblica ai sensi degli artt. 497 bis, 482, e 648 (Possesso documento falso valido per espatrio, falso e ricettazione) e posto in stato di respingimento.
Nelle more dell’esecuzione del respingimento, con rimpatrio al paese d’origine, sono state svolte ulteriori approfondite indagini, tramite il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Interpol, che hanno portato ad accertare si trattava di un narcotrafficante ricercato in campo internazionale, in virtù di un mandato d’arresto emesso dalla Tunisia. È stato, pertanto, eseguito l’arresto del soggetto, condotto presso il carcere di Santa Maria Maggiore, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, Corte D’Appello di Venezia, competente a decidere circa l’applicazione di una misura a carico del cittadino, colpito da una sentenza o un provvedimento di uno Stato estero, in attesa di richiesta di estradizione. L’arresto è stato convalidato in data 19 febbraio ed è stato disposto il trattenimento dell’uomo in carcere, in attesa della decisione sull’estradizione.
Tale risultato è stato possibile grazie all’intensificazione dei controlli della Polizia di Frontiera sulle tratte aeree a rischio. Infatti, sullo stesso volo erano presenti anche due cittadini pakistani sprovvisti di documenti di identità, verosimilmente distrutti dopo l’imbarco, deferiti entrambi ai sensi dell’art. 490 c.p. (soppressione, distruzione, occultamento di atti veri) e posti in stato di respingimento.
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