01.03.2024 – 09.30 – Mentre il Summit G20S di Caorle si avvicina, i Sindaci avanzano una proposta di allargamento dello “Status delle Comunità Marine”, pensata per includere altre località turistiche del mare e del lago che, pur non arrivando alla prestabilita soglia di 1 milione di turisti all’anno, soddisfano in parte i requisiti posseduti dalle altre località con un’affluenza maggiore di presenze turistiche. Dopo gli incontri con i gruppi parlamentari e con i responsabili del settore turismo dei partiti, infatti, il Network G20Spiagge, composto dalle venti destinazioni balneari più rilevanti del territorio italiano, si sta occupando dell’ultima parte riguardante il lungo iter che lo ha visto impegnato da ben sei anni in un processo volto al riconoscimento dello Status di Comunità marine. Si tratta di una qualifica che, una volta messa in atto, permetterà alle amministrazioni comunali delle spiagge di garantire maggiori servizi alla popolazione residente e di contrastare in maniera efficace il peso della concorrenza internazionale. In questo modo, sarà anche possibile che questo ramo dell’industria italiana si faccia sentire nel mercato turistico in sintonia con la propria tradizione pluridecennale e utilizzando pienamente i contenuti della sostenibilità ambientale e sociale.
“Nella proposta definitiva al vaglio della X Commissione parlamentare – afferma Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge e Sindaco di Cavallino Treporti – abbiamo apportato una importante modifica per consentire a più località l’accesso allo status: un ampliamento ad una serie di comunità marine e lacustri, inserite con una qualifica di secondo livello, che, in tutto o in parte, abbiano i requisiti delle nostre località pur non raggiungendo la soglia di almeno 1 milione di presenze turistiche. Abbiamo preferito guardare in avanti e prevenire una esigenza che, da amministratori locali, sappiamo quanto sia impellente anche per i colleghi sindaci con numeri inferiori ai nostri”.
Tale proposta abbraccia la forma di una politica dell’ospitalità pronta a cambiare e ad adeguarsi alle esigenze di un mercato sempre più concorrenziale e basato sul necessario contributo delle popolazioni ospitanti. Infatti, a proposito di queste ultime, si può sostenere che siano pilastri importantissimi ed essenziali, che contribuiscono in maniera diretta con le proprie attività e servizi a un’accoglienza del viaggiatore senza pari. Le Comunità in questione propongono una qualità della vita che può considerarsi un vero e proprio patrimonio, da essere vissuto non solo durante la stagione turistica, bensì per tutto l’anno. Inoltre, tra gli altri benefici fatti presenti si annovera anche la migliore gestione del territorio attraverso la tutela ambientale, la salvaguardia dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza, maggior polizia locale, migliori trasporti e viabilità cittadina e una amministrazione in grado di rispondere in anticipo, così da evitare il problema dell’aumento incontrollato dei residenti, che nel periodo estivo passano da poche decine di migliaia a diverse centinaia di migliaia.
“Mancano poche settimane al Summit G20S che Caorle ospiterà per la prima volta – afferma Marco Sarto, Sindaco di Caorle – Un Summit che potrebbe essere decisivo nel percorso di approvazione della riforma legislativa che i Comuni balneari auspicano e che le forze politiche a livello nazionale sembrano disponibili ad approvare, avendo compreso le esigenze di queste realtà. Ci attendiamo, quindi, una risposta favorevole dal Parlamento, nell’ottica di favorire un settore, quello turistico balneare, strategico per il Paese.”
[o.m]