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Concessioni e sicurezza: il SIB Venezia-Rovigo si riunisce a Bibione

29.10.2024 – 19:45 Il Sindacato Balneare Interprovinciale di Venezia Rovigo (SIB), affiliato a Confcommercio, ha tenuto ieri sera un incontro strategico presso il Villaggio Turistico Internazionale di Bibione, durante il terzo Summit del Mare. Guidato dal presidente Lorenzo Braida e dal vice Pierluigi Padovan, l’incontro ha visto la partecipazione di figure di rilievo tra cui il presidente nazionale del SIB Antonino Capacchione, il vicepresidente nazionale Leonardo Ranieri, il sindaco di San Michele-Bibione Flavio Maurutto, l’assessore regionale al demanio Francesco Calzavara, e la presidente della Conferenza dei Sindaci del litorale, Roberta Nesto. Presenti inoltre numerosi sindaci e assessori della costa veneta. Due i punti salienti all’ordine del giorno: l’applicazione della Direttiva Bolkestein, che riguarda la messa a gara delle concessioni demaniali, e la recente Ordinanza di sicurezza balneare.

L’assessore regionale Calzavara ha descritto l’applicazione della Direttiva Bolkestein come una “grande rivoluzione copernicana” per il territorio veneto. “Il turismo balneare veneto genera cifre straordinarie, grazie a spiagge e servizi che completano l’offerta turistica della regione”, ha dichiarato. Tuttavia, il rischio di un sistema di ospitalità a rischio può compromettere decenni di sacrifici da parte degli operatori, che hanno costruito un modello economico forte e stabile.

Sul tema è intervenuto anche il presidente nazionale del SIB Antonino Capacchione, che ha richiesto una normativa chiara da parte del governo nazionale, sottolineando come la gestione del settore balneare italiano non sia solo cruciale per il turismo nazionale, ma anche per quello europeo. “L’Italia rappresenta la ‘spiaggia d’Europa’ ed è nell’interesse di tutti proteggere ciò che è stato costruito in decenni di storia”, ha affermato, ribadendo la necessità di una legge che tuteli gli operatori balneari senza entrare in conflitto con le normative europee.

Un’altra questione scottante è l’ordinanza di balneazione, introdotta a fine agosto dalle Capitanerie di Porto, che sta creando non poche difficoltà ai concessionari. L’ordinanza richiede un servizio di salvataggio completo dal 15 maggio al 15 settembre, legando la stagionalità ai periodi di balneabilità. Lorenzo Braida, presidente del SIB di Venezia Rovigo, ha espresso la preoccupazione per l’impatto dell’ordinanza: “È difficile trovare personale qualificato per il salvamento, e i costi per le assunzioni sono elevati. Se l’ordinanza sarà applicata rigidamente, molte attività rischiano di chiudere, danneggiando l’intero settore turistico locale”.

Antonino Capacchione ha dichiarato la disponibilità del SIB a collaborare con le autorità per adeguare la normativa alle esigenze locali e ha anche sottolineato la necessità di rivedere le regole per il rilascio delle abilitazioni per assistenti bagnanti, altro settore in crisi. “Se è necessario migliorare la normativa per adeguare il sistema di salvamento alle diverse realtà territoriali, siamo pronti a lavorare insieme”, ha concluso.

Con un impatto significativo sull’occupazione (circa 900.000 posti) e un contributo del 5% al PIL turistico nazionale, il settore balneare veneto rappresenta un pilastro dell’economia locale e nazionale. La speranza dei rappresentanti del SIB e delle autorità locali è che si arrivi presto a una soluzione definitiva, capace di garantire continuità e crescita per un settore cruciale e, soprattutto, di superare l’incertezza normativa che da troppi anni grava sui concessionari.

[s.b.]

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