10.06.2025 – 13:06 – Nella cornice austera e simbolicamente carica della Sala della Protomoteca in Campidoglio, “The Reach” di Luca Caserta si è imposto come miglior cortometraggio al Buffalo Roots Film Festival, confermando una traiettoria artistica che si sta progressivamente facendo spazio non solo nel panorama nazionale, ma anche oltre. L’opera, ispirata a un racconto di Stephen King, ottiene così il plauso della critica e del pubblico, accreditandosi come una delle produzioni più rilevanti dell’anno nel segmento dei mediometraggi d’autore. È raro, nel contesto cinematografico europeo contemporaneo, assistere a un innesto così armonioso di letteratura statunitense, musica americana e sensibilità visiva italiana. Eppure, Caserta riesce nell’impresa con una naturalezza disarmante, offrendo una trasposizione lirica e struggente della storia di Stella Flanders, anziana donna di un’isola remota, intrappolata per decenni da confini fisici e interiori. L’attraversamento del braccio di mare ghiacciato che separa Goat Island dalla terraferma diventa così un’allegoria della condizione umana: la paura del cambiamento, il peso della memoria, l’inevitabilità della partenza.
L’inserimento, per gentile concessione dell’autore, della ballata “Moonlight Motel” di Bruce Springsteen aggiunge ulteriore profondità emotiva, fungendo da ponte poetico tra le radici americane del racconto e l’interpretazione visiva italiana. Che l’opera sia stata definita “incantevole” dallo stesso King, che ha voluto congratularsi personalmente con il regista, testimonia la qualità del lavoro e la sensibilità con cui è stato affrontato il materiale originario.
Ma “The Reach” non è solo un esercizio stilistico o un omaggio transatlantico. È anche un film profondamente radicato nel territorio. Girato interamente in Veneto – tra Verona, la Lessinia e il Lido di Venezia – il mediometraggio rappresenta un caso virtuoso di cinema indipendente che riesce a fondere risorse locali, visione internazionale e narrazione universale. Nel cast spiccano attori veneti come Jana Balkan, Vincenzo Tosetto e Paolo Rozzi, e la produzione si avvale di professionalità consolidate come il direttore della fotografia Lorenzo Pezzano e il compositore Lorenzo Tomio.
Durante la cerimonia di premiazione, visibilmente commosso, Caserta ha ricordato un legame personale con la sala che lo ospitava: “Qui, 31 anni fa, ricevetti il mio primo premio letterario. Tornarci oggi con un’opera cinematografica che parla di confini da attraversare, e che ha richiesto tanto impegno e sacrifici, ha per me un valore simbolico profondo”. La pellicola, ha aggiunto il regista, è un’esplorazione dell’amore come forza che trascende spazio e tempo, e proprio l’amore per la settima arte rappresenta il vero motore del suo lavoro.
Il Buffalo Roots Film Festival, organizzato da Wrep con il patrocinio di Roma Capitale e ANICA, si distingue per l’attenzione alle dinamiche migratorie e alle narrazioni liminali, tematiche oggi più che mai rilevanti. In questo senso, “The Reach” incarna perfettamente lo spirito della manifestazione, dimostrando che anche attraverso formati brevi si può fare grande cinema, capace di parlare alle coscienze senza rinunciare all’eleganza formale.
[c.v.]