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venerdì , 3 Ottobre 2025

Al Teatro Del Monaco di Treviso la ‘Visione Veneziana’ dei Solisti Veneti

03.10.2025 – 12:00 – La Stagione Concertistica 25/26 del Teatro Mario Del Monaco di Treviso prosegue con un nuovo appuntamento intitolato “Visione Veneziana”, in programma per mercoledì 8 ottobre. Protagonista della serata sarà l’orchestra d’archi i Solisti Veneti diretta da Giuliano Carella e accompagnata sul palco dalla preziosa voce del basso Roberto Scandiuzzi. Il concerto Visione Veneziana dà seguito al successo dell’inaugurazione della stagione curata dal maestro Stefano Canazza, in cui il teatro trevigiano ha ospitato l’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon.

I Solisti Veneti, che nel 2024 hanno festeggiato il loro 65esimo anniversario, hanno ottenuto i più alti riconoscimenti mondiali in campo musicale, dal Grammy Award al Grand Prix du disque di Parigi, dal Premio dell’Académie du Disque Lyrique a numerosi Premi della Critica italiani. Nel 2008 hanno ricevuto il Premio “Una vita nella musica” del Teatro La Fenice. Pionieri nell’aver portato la musica nelle scuole fin dal 1965, hanno collaborato con artisti come Plácido Domingo, José Carreras, Andrea Bocelli, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Itzhak Perlman e Sviatoslav Richter. Dal 2020 al 2024 sono stati ospiti di prestigiose istituzioni e festival, dal Rossini Opera Festival al Festival delle Nazioni, dalla Sala Tchaikovsky di Mosca all’Auditorio Nacional di Madrid, dalla Royal Opera House di Muscat allo Schleswig-Holstein Musik Festival. Nel nome e nel segno del fondatore Claudio Scimone, scomparso nel 2018, oggi proseguono l’attività con Clementine Scimone, il presidente dell’ente Vittorio Dalle Ore e il direttore artistico e musicale Giuliano Carella.

Nato a Milano nel 1956, Giuliano Carella è stato allievo prediletto di Claudio Scimone, fondatore e direttore de I Solisti Veneti dal 1959 al 2018, che nel 1990 lo nominò Presidente dell’Ente. Dopo la scomparsa del Maestro ne è divenuto il naturale erede spirituale ed estetico, assumendo la direzione artistica e musicale dell’orchestra. Già Direttore musicale del Festival Pucciniano di Torre del Lago, dell’Opéra de Toulon e Primo Direttore ospite dell’Arena di Verona, ha diretto nei principali teatri e festival internazionali, affrontando repertorio operistico e sinfonico. In Italia si è esibito al Teatro La Fenice di Venezia, al Comunale di Bologna, al Massimo di Palermo, al Carlo Felice di Genova, al Regio di Parma, al Verdi di Trieste, al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Lirico di Cagliari, al Bellini di Catania e in molte altre sedi. Ha realizzato numerose registrazioni per RCA, Erato, Sony, Opera Rara, Nuova Era, Oehms Classics, Bongiovanni, Teldec, TDK, Dynamic.

Nato a Treviso e oggi universalmente riconosciuto come stella del firmamento della lirica internazionale, Roberto Scandiuzzi ha studiato canto con Anna Maria Bicciato e debuttato nel 1982 alla Scala di Milano con Le nozze di Figaro diretto da Riccardo Muti. L’interpretazione di Fiesco nel Simon Boccanegra al Covent Garden sotto la direzione di Sir George Solti gli ha aperto una carriera internazionale nei teatri più prestigiosi: Metropolitan di New York, Opéra Bastille di Parigi, Royal Opera House, Wiener Staatsoper, Bayerische Staatsoper. Ha cantato con le più autorevoli orchestre e collaborato con direttori come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Seiji Ozawa, Valery Gergiev, James Levine, Daniele Gatti, e con registi quali Franco Zeffirelli, Eduardo De Filippo, Jean-Pierre Ponnelle. Considerato il “basso nobile” della scena lirica, ha inciso per Decca, Philips, EMI, DGG, Erato. Cavaliere delle Arti e delle Lettere in Francia e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, oggi affianca l’attività artistica a quella di docente e promotore di giovani talenti.

Nel programma del concerto Visione Veneziana dell’8 ottobre la voce di basso, in un’insolita ricerca di nuance intimiste, guida un percorso che ha in Venezia il proprio centro ideale: città d’origine di grandi pagine barocche, ma anche inesauribile fonte d’ispirazione per autori che, da altri luoghi e in altri secoli, ne hanno evocato il fascino. Dalla settecentesca dolcezza senza tempo di Martini alla trasparenza di Bellini, dal fascino crepuscolare di Gounod alla sensibilità melodica di Rubinstein, fino alla struggente visione di Brogi e all’elegante cantabilità delle romanze di Tosti, si compone un intreccio emotivo che attraversa nostalgie, slanci e intimità: una geografia sentimentale restituita da un artista che ha colto grandi successi nel repertorio teatrale ma che sa piegare un mezzo vocale non comune anche ad accenti più riservati. A fare da cornice a queste suggestioni vocali è la Venezia del Settecento, elegante e teatrale, ritratta dagli intensi colori di Albinoni, dalla grazia galante di Galuppi e dalla luminosa inventiva di Vivaldi, di cui verrà proposto il Concerto in re minore RV 127: un esempio fulgido della scrittura concertante vivaldiana per archi soli, di cui I Solisti Veneti sono interpreti di riferimento a livello internazionale. Pagine orchestrali che restituiscono, con rigore e vitalità, il respiro di una città che continua a ispirare musiche e visioni.

Ad anticipare il concerto, alle 19, al Ridotto del teatro si terrà un incontro di approfondimento al programma a cura della giornalista Marina Grasso. I biglietti per il concerto sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it

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