22.12.2025 – 10:00 – Una vasta operazione della Polizia di Stato ha interessato numerose province italiane, portando a risultati di rilievo nel contrasto alla criminalità diffusa e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, coordinata dal Servizio Centrale Operativo e condotta dalle Squadre Mobili su tutto il territorio nazionale, si è conclusa con 384 arresti e 655 denunce, oltre al sequestro di circa 1.400 chilogrammi di droga.
L’operazione ha colpito un ampio spettro di reati, dallo spaccio – talvolta legato anche ai cosiddetti cannabis shop – fino a episodi di violenza, regolamenti di conti, reati contro il patrimonio e porto illegale di armi. Un’azione ad alto impatto che si inserisce nel quadro delle nuove e sempre più complesse modalità di approvvigionamento e consumo delle sostanze stupefacenti, come evidenziato anche dalla recente relazione della Direzione centrale per i servizi antidroga.
Nel corso dei controlli, svolti con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine e di altri uffici delle Questure, sono state identificate oltre 95 mila persone ritenute sospette, molte delle quali intercettate in aree di spaccio o nei contesti della cosiddetta “mala-movida”. Per circa un migliaio di soggetti sono ora in corso valutazioni per l’adozione di misure amministrative di prevenzione.
Sul fronte repressivo, oltre agli arresti, sono state sequestrate ingenti quantità di sostanze stupefacenti: cocaina, eroina e soprattutto cannabinoidi. Nel corso dell’operazione sono finite sotto sequestro anche numerose armi, sia da fuoco che bianche, e oltre 300 mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Non sono mancate sanzioni amministrative, in gran parte legate all’uso di droghe e alla somministrazione illegale di alcolici, mentre gli investigatori hanno avviato verifiche su diversi profili social riconducibili ai fenomeni criminali emersi, valutando eventuali richieste di oscuramento alle autorità competenti.
Particolare attenzione è stata rivolta anche ai controlli sui cannabis shop. In questo ambito sono stati effettuati controlli mirati che hanno portato al sequestro di diversi esercizi, all’arresto di alcuni gestori e alla denuncia di numerosi titolari, oltre al sequestro di quasi 300 chilogrammi di cannabinoidi che, dalle prime analisi, presenterebbero caratteristiche riconducibili a sostanze stupefacenti.
Risultati significativi sono stati registrati anche nella provincia di Venezia, dove l’attività di controllo ha interessato 139 persone, tra cui numerosi cittadini stranieri e minorenni. Qui si contano diverse denunce, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arresti in flagranza di reato e l’accompagnamento di alcuni soggetti irregolari nei centri di permanenza per il rimpatrio. Nel territorio provinciale sono stati inoltre individuati cinque cannabis shop oggetto di verifiche.


