08.11.2023 – 11.33– Per la colazione italiana tipica un croissant e una spremuta non possono mai mancare, ma il vero protagonista è senza dubbio il caffè in tutte le sue forme. Oggi celebriamo la bevanda che contraddistingue la perfetta colazione, il re dei re: sua maestà, il cappuccino! Con le sue note avvolgenti, la schiuma di latte morbida e il suo sapore delicato è in assoluto il componente più amato da tutti gli italiani, e non solo. Le sue origini si riconducono proprio al bel paese, non a caso il nome si riferiva tendenzialmente alla somiglianza con il color marrone del saio dei frati minori cappuccini. Una leggenda lega il nostro amato cappuccino alla vicenda di un frate cappuccino, padre Marco d’Aviano, un presbitero friulano inviato nel settembre 1683 da papa Innocenzo XI a Vienna con l’obiettivo di convincere le maggiori potenze europee a una coalizione contro gli Ottomani musulmani. Il frate, in una caffetteria viennese, avrebbe corretto per la prima volta il gusto troppo forte del caffè con del latte e la nuova bevanda sarebbe stata soprannominata kapuziner, tradotto dal tedesco con cappuccino.
Ovviamente si tratta di una leggenda, ma perché non dovremmo pensare che le cose non siano andate così? In ogni caso, nel corso del XVIII secolo il cosiddetto cappuccino si arricchì di nuovi aromi, spezie e panna montata, diffondendosi in tutto l’Impero Austro-Ungarico. Fu solo all’inizio del XX secolo, con l’introduzione nel mercato delle prime macchine da caffè espresso, che la miscela cominciò a definirsi come la conosciamo noi, grazie alla preparazione della schiuma da latte tramite il beccuccio a vapore.
Quando si nomina il caffè però non si può fare a meno di pensare a Venezia e ai suoi locali storici: proprio nella città lagunare, grazie alla sua posizione e ai rapporti con il mondo arabo, è nata la tradizione del caffè. Già sul finire del XVII secolo si ha notizia della prima “botega da caffè”, in Piazza San Marco, cui persino Carlo Goldoni dedicherà un’opera. La vera diffusione del fenomeno però avviene nel 1700 con la nascita di numerosi locali, alcuni dei quali sono: il caffè Florian e il Gran Caffè Quadri. Quest’ultimo racchiude in sé tutta la tradizione e i segreti dei secoli vissuti tra il crepuscolo della Repubblica della Serenissima e la nascita dell’età moderna: ai suoi tavoli sedettero Stendhal, Lord Byron, Wagner e molti altri. Ancora oggi è una delle mete preferite da attori e registi che frequentano la mostra del cinema di Venezia.
Quale giornata quindi migliore di oggi per correre al bar e gustare, con calma, un meraviglioso cappuccino?
[a.d.d.][c.v.]