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Frecce senza bersaglio: mancano i treni Trieste-Milano

23.02.2022 – 10.43 – Un tempo, con il completamento dell’idroscalo degli anni Trenta, Trieste era collegata per terra, aria e mare. L’esatto contrario si va realizzando negli ultimi anni nel capoluogo giuliano. Dopo diverse polemiche connesse all’insufficienza dei collegamenti ferroviari con Roma e Milano, speculari a quanto era avvenuto per il Trieste Airport con Alitalia, il capoluogo rimane inoltre separato dalla mancanza dell’alta velocità, per la quale sarebbero necessari lavori infrastrutturali (gallerie, trafori, ecc ecc) rifiutati però dalla cittadinanza per motivazioni nimby. Lo stesso allargamento progettato negli ultimi mesi da RFI, oltre a scontrarsi con le resistenze locali, accorcia di una manciata di minuti il tragitto senza risolvere il collo di bottiglia del tratto sul Carso. Una necessità non solo turistica o pendolare, ma puramente logistica: se il porto giuliano vuole crescere, non può prescindere dall’espansione ferroviaria. La stessa natura d’altronde finanziaria e commerciale perseguita con il nuovo Centro Congressi del Porto Vecchio di Trieste difficilmente potrà svilupparsi se quegli stessi protagonisti delle convention, dai professionisti, ai dirigenti, ai politici, non avranno modo di raggiungere Trieste per gli eccessivi tempi di viaggio.

Nel caso tuttavia degli ultimi giorni connesso alla scomparsa delle Frecce, in realtà la questione si configura assai diversa: la cancellazione infatti di così tanti treni ad alta velocità è correlata al dilagare dei contagi tra macchinisti e capitreno, difficilmente rimpiazzabili per le elevate capacità tecniche. Sono pertanto mancate decine di Frecce in direzione di Milano; sebbene non si siano verificati tagli né per Udine-Milano, né per Trieste-Roma. Attualmente tanto per questa, quanto la prossima settimana sono previsti tratti Trieste-Milano nelle ore mattutine solo con un cambio a Mestre e con le linee delle ore sei cancellate. Rimane l’interrogativo del perché proprio la tratta Trieste-Milano (e non, ad esempio, Udine-Milano) sia stata depennata dalla lista; è chiaro infatti che trattandosi di una delle principali linee ferroviarie per lavoratori e studenti la scelta di accantonare le frecce per la Lombardia danneggia l’attrattività del capoluogo.

di Zeno Saracino

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