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venerdì , 13 Giugno 2025

Caorle, tre giorni di dibattiti e ospiti d’eccezione con il Premio Amicone

11.06.2025  13:35 Torna a Caorle, dal 13 al 15 giugno, la quarta edizione del festival “Chiamare le cose con il loro nome”, promosso dalla rivista Tempi in collaborazione con il Comune di Caorle. Tre giorni di incontri pubblici in cui si parlerà di cultura, politica, educazione, bioetica e informazione, con il conferimento del Premio giornalistico Luigi Amicone, in memoria del fondatore ed ex direttore della rivista. Dopo il successo delle precedenti edizioni, il festival si conferma un punto di riferimento per il dibattito pubblico, riunendo sul palco personalità del mondo dell’informazione, del pensiero e dell’impegno civile. Il direttore di Tempi, Emanuele Boffi, ha spiegato che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di tornare al riconoscimento dell’evidenza, della verità, come condizione indispensabile per un’autentica comunicazione e per un dialogo reale.

Anche il vicesindaco e assessore alla Cultura di Caorle, Luca Antelmo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, definendola un’occasione per orientarsi nella complessità del nostro tempo. Secondo Antelmo, è proprio oggi che occorre riscoprire le radici della realtà per poter ragionare in modo critico e libero. Il festival, ha aggiunto, darà voce a giornalisti e intellettuali che si sono distinti per la loro indipendenza di giudizio e per una forte spinta ideale.

L’apertura della manifestazione è prevista per la sera di venerdì 13 giugno, in piazza Vescovado, con un incontro che vedrà protagonisti la giornalista Marina Terragni, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, e lo psicanalista Claudio Risé. Il tema sarà quello dell’“era della post-famiglia”, tra giovani in cerca di senso e il desiderio di generare. Al termine, sarà proprio Terragni a ricevere il Premio Luigi Amicone 2025.

Il giorno seguente, sabato 14 giugno, la giornata inizierà con un incontro al Centro civico, dove interverrà don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano noto per il suo impegno contro la criminalità organizzata, con una riflessione sull’urgenza di tornare a educare le nuove generazioni. Nel tardo pomeriggio, in piazza Vescovado, il giornalista del Sole 24 Ore Paolo Bricco dialogherà con l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi sull’inverno demografico e industriale che affligge l’Italia. In questa occasione verrà consegnato a Bricco il Premio Luigi Amicone – Premio Cultura Città di Caorle. La giornata si chiuderà con un confronto tra il direttore del Tempo Tommaso Cerno, l’autore satirico Federico Palmaroli, noto come Osho, e l’editorialista Mattia Ferraresi. Al centro del dibattito, che sarà arricchito dalla proiezione delle vignette di Osho, il tema dell’attuale crisi del politicamente corretto e l’ascesa di nuove forme di comunicazione pubblica.

La chiusura del festival è prevista per domenica 15 giugno, alle ore 11, presso la Sala di rappresentanza del Comune di Caorle. L’ultimo incontro, dal titolo provocatorio “Buona morte, pessima idea”, vedrà il confronto tra Luciano Eusebi, docente di Diritto penale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Marco Maltoni, direttore dell’Unità Cure Palliative della Romagna, sul delicato tema del fine vita.

Anche quest’anno, quindi, Caorle si prepara ad accogliere un evento che non è solo una rassegna culturale, ma un invito al pensiero libero e al confronto sincero, per riscoprire insieme il valore della verità e del dialogo.

[s.b.]

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