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Aviano, F-16 del 555° Fighter Squadron volteggiano sul Mar Nero

02.03.2022 – 15.14 – La base USAF di Aviano, in provincia di Pordenone, continua a essere uno snodo di passaggio per le truppe e gli armamenti americani diretti verso i paesi NATO prossimi all’Ucraina. Lo scorso lunedì la base aveva condiviso una foto del Dipartimento della Difesa USA dove venivano ritratti gli 800 paracadutisti della 173esima brigata aviotrasportata a Vicenza, imbarcati su due C-130 diretti verso la repubblica baltica della Lettonia. Ieri invece la base ha condiviso che il gruppo di volo 555° del 31° Fighter Wing si è alzato in volo per pattugliare i confini orientali della NATO.
“Il 555° Fighter squadron – ha comunicato Aviano Air Base – sta operando come parte importante della missione di polizia aerea rafforzata 24 ore su 24 della NATO. La sua integrazione con gli Alleati e partner nella regione del Mar Nero fa parte di una misura difensiva collettiva lungo il confine della Nato e per rafforzare la sicurezza regionale attraverso lo spazio aereo alleato”.
Gli abitanti avevano osservato un aumento dei voli dalla base di Aviano e altre fonti anonime, citate dal Messaggero Veneto, avevano riportato che vi era stata un’intensificazione delle missioni degli F-16, con missili aria-aria e serbatoi supplementari. Missioni concentrate nelle ore notturne, la cui conferma si colloca proprio nelle stesse ore in cui il governo di Kiev chiede una no-fly zone sull’Ucraina; richiesta controversa, perchè porterebbe a un reale coinvolgimento nel conflitto degli stati membro della NATO, al di là delle sovvenzioni economiche e militari.
Intanto le autorità italiane, dietro ordine del prefetto Domenico Lione, hanno scelto di potenziare la sorveglianza dell’aeroporto Pagliano e Gori, considerando l’eccezionalità della situazione.
di Zeno Saracino

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