12.03.2022 – 08.00 – Nonostante gli undici anni e un programma ormai “consolidato” questa undicesima edizione della Pordenone Design Week ha saputo stupire ed essere a sua volta inedita. Durante le cinque giornate di workshop le aziende si sono di nuovo aperte al territorio dopo due anni di pandemia aprendo le porte agli studenti. Le visite in azienda sono uno degli aspetti più concreti e reali della manifestazione proprio perché consentono ai futuri designer di toccare con mano la declinazione del design thinking ai processi industriali. In undici anni si sono costruite esperienze e nuovi percorsi, come quello di Riccardo Forner, che la Pordenone Design Week l’ha conosciuta qualche anno fa quando da studente universitario iscritto all’ISIA di Pordenone ne ha frequentato workshop e Lezioni in vetrina, e che alla Design Week ci è tornato quest’anno in veste di tutor capace di guidare gli studenti nel laboratorio con Emainox. Quest’ultima è una delle dieci aziende che hanno deciso di aprirsi ai designer nel workshop, diventando un caso di studio e ospitandoli in fabbrica.
Per Riccardo Forner, 24 anni di Porcia, l’esperienza alla Design Week è stata un viatico non solo formativo ma anche occupazionale. Oggi il giovane creativo lavora alla Carli Euklima di Fontanafredda, azienda già partner in passato delle Lezioni in Vetrina, che nei mesi scorsi ha assunto il designer subito dopo la laurea in Design del Prodotto. “Il pallino del design mi è venuto mentre frequentavo il liceo scientifico Grigoletti a Pordenone, indirizzo sperimentale Clil, grazie a un approfondimento che tanto aveva voluto il compianto professor Stefano Tessadori sulla produzione dei fratelli Eames – racconta il giovane professionista – mi si è aperto un mondo che non ho più voluto abbandonare. L’aspetto che mi ha subito affascinato, per il quale mi sono iscritto al corso universitario al Consorzio di Pordenone, è la progettazione e la verifica di fattibilità dei prodotti industriali mediante l’analisi tipologica dei prodotti industriali, la comprensione dei contesti produttivi e socio-economici di riferimento e la verifica di fattibilità di prodotti industriali. Ho avuto modo di approfondire questo argomento partecipando, durante il percorso di studi universitari, alla Pordenone Design Week e come studente a “Lezioni in vetrina” che hanno contribuito in modo decisivo a rafforzare la mia preparazione e il mio curriculum. L’assunzione nella Carli Euklima, azienda leader nella produzione di sistemi di riscaldamento ad irraggiamento per grandi aree industriali, commerciali, sportive, ha coronato il mio sogno”.
“È stata un’edizione molto particolare quella di quest’anno – spiega Andrea Zanni, direttore del Consorzio Universitario – che rischiava di essere molto ridimensionata a causa del perdurare delle restrizioni legate alla pandemia e il conseguente timore di dover ricorrere ancora ad eventi esclusivamente online e con una scarsa partecipazione iniziale delle aziende a causa delle difficili condizioni economiche. Invece i nostri importanti partner, tra cui il Cluster della Metalmeccanica COMET, e le aziende del territorio si sono strette attorno alla Design Week confermando quanto importante sia questo momento di vera condivisione e crescita corale e dando vita ad un’altra splendida edizione. E quest’anno abbiamo anche avuto la possibilità di sperimentare la collaborazione anche con gli studenti della Fondazione ITS Alto Adriatico che hanno lavorato assieme agli studenti di ISIA Roma Design al workshop di Pordenone Legge.it dando il via al progetto che coinvolgerà tantissimi altri attori in città. Significativa anche quest’anno la partecipazione dei privati che hanno aderito alla Design Week, ossia Emainox, Pezzutti Group, Tesolin, Nord Pas, Santa Lucia Mobili, L&S Italia, Fondazione Pordenonelegge.it, Prontoauto con Sina, AIXP, Fonderia Roldo”.
“Si chiude oggi l’11^ esperienza cittadina sul design con una morale – commenta Giuseppe Marinelli direttore scientifico della Pordenone Design Week – un design meno esoterico e più sociale genera innovazione e occupazione per i giovani. Ecco la ricetta della Pordenone Design Week. Stanche ma felici, le 300 persone coinvolte portano a casa una lezione rara in Italia: non è più il tempo per un modo di intendere il mestiere del designer in maniera autoreferenziale e narcisista. Serve invece lavorare per ottenere soluzioni audaci imprevedibili e realmente innovative per le sfide del futuro: questa è la Pordenone Design Week”.
La manifestazione è organizzata da Consorzio Universitario di Pordenone, ISIA Roma Design, Confindustria Alto Adriatico e Associazione culturale Pordenone Design, con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Pordenone e Udine.
Chiusa la settimana di sperimentazioni e laboratorio si guarda a maggio quando è in programma il convegno sul design che quest’anno approfondirà i temi della complessità e della sostenibilità, con uno sguardo rivolto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Un rinvio dettato dalla volontà di mantenere il convegno in presenza e non più in edizione multimediale, pertanto posticipato per garantire una maggiore possibilità di adesione.
cs