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venerdì , 22 Novembre 2024

Cuccioli di capriolo “abbandonati”: come comportarsi

18.05.2022 – 14.14 – La notizia della liberazione di un capriolo da parte della Polizia metropolitana ittico venatoria nell’oasi naturalistica di Vallevecchia a Caorle che qualche ora prima era stato avvistato in pieno centro Portogruaro a due passi dalla caserma dei Carabinieri è di qualche giorno fa ed ha fatto notizia, ma non è il solo episodio nell’area del portogruarese, anche se spesso gli agenti trovano solo le carcasse degli animali, morti investiti da qualche auto.
Il proliferare di animali di media taglia (caprioli, cervi, cinghiali) ha recentemente indotto la Città metropolitana di Venezia a installare sulle Provinciali di sua competenza una cartellonistica specifica che indica la possibile presenza di “animali selvatici vaganti” e a informare di questo anche gli altri enti che gestiscono le strade come comuni, Anas, Autostrade per l’Italia e Veneto Strade.
Nel periodo tra i mesi di maggio e giugno, infatti, passeggiando in aree di campagna poco battute o in aree boschive potrebbe capitare di imbattersi in cuccioli di capriolo nascosti tra i fili d’erba: anche se sembrano in pericolo non devono essere assolutamente toccati. La madre si allontana dai piccoli, accovacciati tra le erbe alte, per proteggerli da eventuali predatori, essere umano compreso. Non sono perciò abbandonati: la madre li raggiunge, anche dopo molte ore, per allattarli all’alba e al tramonto, e non si avvicinerà se avvertirà nella zona presenze indiscrete. La migliore cosa da fare in questi casi è contattare gli esperti dei centri specializzati che operano in Regione. Maggiori informazioni possono essere recuperate nell’area dedicata del sito della regione Veneto.

[g.m]

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