19.07.2022 – 18.38 – La Croazia si prepara a sostituire la locale kuna con l’internazionale euro: e per farlo servono materialmente monete, tante monete. L’officina governativa croata ha iniziato a produrre 3700 tonnellate di monete, destinate a entrare in circolazione dal 1 gennaio 2023. Un momento simbolico importante, con l’avvio del conio da parte della zecca di Sveta Nedelja, alla presenza del premier Andrej Plenković, del ministro delle Finanze Marko Primorac e del governatore della Banca nazionale, Boris Vujčić. Si tratta in realtà di un’officina assai piccola; appena 70 addetti impiegati, i quali in tre turni coniano tra le 500 e le 800 monete al minuto, equivalenti a quattro milioni al giorno. I croati potranno acquistare le nuove monete dal 1 dicembre, mentre gli istituti di credito, onde prepararsi alla conversione, ne disporranno già da ottobre 2022.
Discorso diverso le banconote, le quali saranno disponibili a partire da settembre 2022. La cartamoneta non verrà prodotta in Croazia, ma tramite un concorso europeo dal miglior offerente.
La moneta di due euro raffigurerà una cartina geografica della Croazia, quella da 1 euro una martora (traduzione di kuna) mentre – scelta controversa, considerando le chiare origini serbe – sulle monete da 50, 20 e 10 centesimi campeggerà la faccia dello scienziato Nikola Tesla. L’ormai desueta moneta da cinque centesimi recherà invece le lettere HR raffigurate con la scrittura glagolitica.
Ci sarà un ultimo, breve, periodo di adattamento durante le prime due settimane del 2023, quando i pagamenti potranno essere effettuati tanto in kune, quanto in euro: successivamente solo la moneta comune europea rimarrà valida. I prezzi – come in realtà avviene in molte parti del paese – dovranno essere espressi tanto in kune, quanto in euro dal 5 settembre 2022.
di Zeno Saracino