27.10.2022 – 17.13 – Palcoscenici Metropolitani – il grande progetto con eventi previsti tra luglio e dicembre 2022 nella Città Metropolitana di Venezia, organizzato dal Settore Cultura del Comune di Venezia in collaborazione con Arteven grazie ai contributi del MIC riservati agli organismi finanziati nell’ambito del Fondo Unico per lo Spettacolo – nel suo ricco calendario di appuntamenti prevede due eventi al Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro: venerdì 28 ottobre alle ore 21.00 concerto della FVG Orchestra diretta da Paolo Paroni con la preziosa partecipazione del soprano Anna Maria Dell’Oste, mentre venerdì 11 novembre alle ore 21.00 concerto del duo Bronzi (violoncello)-Sperandeo (pianoforte).
Il primo appuntamento, dal titolo evocativo “La vita terrena, la vita celeste”, vede in programma la composizione dedicata a Pier Paolo Pasolini Le litanie del bel ragazzo, nuovissima opera del 2022 scritta da Mario Pagotto, e la celeberrima Sinfonia n. 4 di Gustav Mahler. Due testi, due dimensioni che si incrociano: nelle Litanie di un giovane ragazzo (La nuova gioventù-Poesie friulane), Pier Paolo Pasolini canta la Natura, la Vita terrena attraverso gli occhi “dal biel fì” che, nella giorno di Festa, la Domènia, si veste di morte e presagio; in Das Himmlische Leben, il Lied che conclude la Sinfonia n.4 di Gustav Mahler, la Vita celeste altro non è che una Vita terrena idealizzata, come apparirebbe il Paradiso terrestre agli occhi di un bambino.
Traendo ispirazione dal testo di Pasolini e dall’organico mahleriano, il compositore Mario Pagotto rende omaggio al Poeta di Carsarsa nel suo Centernario dalla nascita, sviluppando un componimento in cui la dimensione spirituale di Pasolini è onnipresente. Dopo il Preludio che, con il brano conclusivo Litanie condivide l’idea della ripetizione variata della preghiera, quasi in una sorta di mantra, la voce del soprano assume già dal secondo quadro il ruolo di protagonista: La siala è una vera e propria Aria bipartita con riferimenti ambientali, mentre nel brano Jesus Jesus Jesus è evidente il richiamo a J.S. Bach, l’autore preferito da Pasolini, con un innesto di materiali musicali nuovi sul Preludio in re minore dal Clavicembalo ben temperato, per creare un’ulteriore connessione tra Sacro e Profano.
La Sinfonia n.4 di Gustav Mahler è, scrive Adorno, “la Sinfonia dei caratteri musicali per eccellenza, la cui totalità, in tutto e per tutto frantumata, è prodotta dalla necessità di creare caratteri, sia come insieme che nei singoli elementi. Essa obbedisce ad una legge riduttiva: il suo mondo di immagini è quello della fanciullezza.”
Ancora una volta gli occhi del fanciullo, des Knaben, ci dettano la via, ci propongono una chiave di lettura semplice, immediata.
Il Primo movimento si alterna tra agili frammenti ritmici cantabili pieni di tenero slancio; il Secondo movimento, di intonazione popolaresca, si ispira garbatamente al Ländler, mentre il Terzo movimento è un seguito di variazioni su due temi: il primo è una pacata melodia, mentre il secondo assume i toni di un intenso recitativo. L’ultimo movimento, in forma di Lied, è la riproposizione di un’immagine paradisiaca infantile: il Corno magico del fanciullo ci ha regalato un altro incanto.
Il secondo concerto della rassegna, in programma venerdì 11 novembre, ha come protagonisti due solisti d’eccezione: il violoncellista Enrico Bronzi, concertista dall’incredibile carriera internazionale e noto ai portogruaresi per essere stato per molti anni il direttore artistico del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, e la pianista Francesca Sperandeo, concertista di successo e rinomata docente di musica.
Il programma proposto comprende tre pagine (il Kol Nidrei di Bruch, la Sonata per arpeggione e pianoforte di Schubert e la Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 Shostakovich) in cui l’idioma specifico del duo violoncello e pianoforte si svela con toccante evidenza, anche se i primi due brani sono traduzioni di paesaggi sonori lontani tra loro e restituiti solamente attraverso la voce del violoncello. Nel Kol Nidrei il violoncello evoca la grande tradizione del “chazan”, il cantore della sinagoga, in una rilettura filtrata dalla poetica del tardo romanticismo tedesco.
La celebre Sonata in la minore di Schubert è invece una trascrizione da un raro strumento chiamato “arpeggione”, sorta di chitarra ad arco il cui uso a Vienna si limitò a due o tre decenni, prima di scomparire, non senza aver fatto in tempo ad ispirare il capolavoro schubertiano.
Chiude il concerto la bellissima, poetica, graffiante Sonata di Shostakovich op.40, brano particolarmente luminoso e felice, indissolubilmente legato ad una stagione di grandi interpreti sovietici del violoncello quali Rostropovich e Shafran.
I possessori di un abbonamento alla stagione 2022/23 del Teatro Comunale Luigi Russolo hanno diritto al biglietto a prezzo ridotto.
Precendita pesso la biglietteria del Teatro Comunale Luigi Russolo il martedì, giovedì, sabato dalle 18.00 alle 19.30 oppure on line dal sito www.vivaticket.com
[c.s]