22.01.2022 – 15.31 – Attualmente la linea ferroviaria Casarsa-Portogruaro serve un traffico regionale quasi esclusivamente di tipo passeggeri con circa 26 treni al giorno.
Nell’immaginario di molti la linea è ancora una ferrovia secondaria di passaggio per Udine un tempo cavalcata da una littorina marrone che esala un pesante fumo nero di motore diesel. Nel tempo il mezzo è cambiato ma è rimasto alimentato dal gasolio. Proprio sul tema delle emissioni inquinanti, ma anche intravvedendo potenzialità per lo sviluppo dei traffici commerciali che transitano da Portogruaro, a maggio 2021 la deputata della Lega, Ketty Fogliani, aveva avviato un’interrogazione alla quale in Ministero dei Trasporti aveva risposto: «Rfi attiverà la linea elettrificata Portogruaro-Casarsa entro il 2025».
Ora il tema, inquadrato in uno scenario più ampio, è stato trattato nel corso dell’audizione in IV Commissione regionale del Friuli Venezia Giulia, durante la quale Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha illustrato i principali investimenti in Friuli Venezia Giulia.
Tra le priorità individuate figura anche il progetto di elettrificazione della linea Casarsa-Portogruaro che, stando alle dichiarazioni dell’azienda, avrebbe diversi benefici commerciali, creando anche itinerari merci alternativi per il corridoio Baltico. Nel 2022 è previsto l’inizio dell’iter del progetto che porterà alla conclusione dei lavori, nel primo semestre 2025, con una spesa di 15 milioni di euro.
In una lunga seduta che ha lasciato più dubbi che certezze, questo progetto è apparso come uno dei pochi che ha saputo raccogliere consensi unanimi, dal momento che che investire su questa linea significa potenziare il collegamento con la Venezia-Udine-Tarvisio verso il Nord Europa e con la Venezia-Trieste verso i Paesi dell’Est.
“L’elettrificazione Casarsa- Portogruaro sarà anche volano di spinta per il Consorzio industriale Ponte Rosso e tutte le aziende del Friuli Occidentale. Ma perché l’opera sia davvero funzionale al territorio che la ospita – ha affermato il capogruppo dei Cittadini, Tiziano Centis – non va sottovalutata neppure l’importanza del superamento dei passaggi a livello, primo fra tutti quello di viale del Tramonto a San Vito al Tagliamento”. Sullo stesso argomento si è espressa anche la forzista Mara Piccin, presidente della IV Commissione, che ha ricordato che i lavori dovranno concludersi “entro il primo semestre 2025”, mentre Nicola Conficoni, del Partito Democratico, l’ha definita “una notizia estremamente positiva, che non solo contribuirà a promuovere la sostenibilità ambientale favorendo il trasporto su rotaia delle persone, ma grazie alla riclassificazione della tratta con maggiore capacità di tonnellaggio agevolerà il trasporto di merci sull’asse Nord-Sud, valorizzando ancor più il ruolo dell’Interporto di Pordenone”. Anche il pentastellato Mauro Capozzella ha commentato sul tema, ricordando che “L’elettrificazione della Casarsa – Portogruaro permetterebbe ai treni merci di raggiungere più rapidamente Udine, da Venezia, evitando il passaggio per Conegliano e Treviso”.
[g.m]