17.02.2023 – 11.07 – Autonomia differenziata. Tema caro, carissimo, alla regione Veneto. Dopo lo scroscio di applausi per il ddl Calderoli a finire nel mirino della Corte Costituzionale è proprio la legge di Stabilità del Veneto; tra tutte solamente quella del Veneto. Lo scrive il Gazzettino, aggiungendo che è stato lo stesso ministro Calderoli a richiedere e ottenere di andare davanti alla Consulta. A turbare il dicastero è l’articolo 10 della legge 30/2022 in materia di tributi. Sempre stando a quanto riferito dal quotidiano, c’era da aspettarselo. La stessa amministrazione regionale pare se lo aspettasse. Il Consiglio dei ministri si è riunito ieri giovedì 16 febbraio 2023, alle ore 16.42 a palazzo Chigi, sotto la presidenza della presidente Giorgia Meloni, segretario e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Ne emerge che alcune disposizioni sono in contrasto con la normativa statale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici, violando l’articolo 117, comma 2, lett. e) della Costituzione, nonché l’articolo 81, relativamente alla copertura finanziaria.
Il comunicato integrale del presidente Luca Zaia:
“Nel mio oggetto sociale c’è scritto che devo occuparmi degli interessi dei Veneti. È esattamente quello che ho sempre fatto, nel momento in cui mi è stato affidato il Governo della Regione. In tutti questi anni ci sono state impugnative da parte di Governi di diversi colori politici: correttamente nessun esecutivo si è mai sottratto, se necessario, ad avviare una discussione con il Veneto su specifici provvedimenti. Nel caso in questione, che riguarda aspetti molto tecnici sul recupero di somme oggetto di controlli fiscali, restiamo convinti che la parte di provvedimento impugnata sia destinata a tutelare gli interessi dei Veneti, per cui andiamo avanti. Sarà la Corte Costituzionale a dover decidere: andremo infatti dinnanzi alla Consulta per ribadire la correttezza di quanto abbiamo proposto”, dichiara il Presidente del Veneto Luca Zaia.
“La storia dei ricorsi e delle impugnative ci insegna che a volte si perde, ma spesso si ha ragione. Non possiamo permetterci di rinunciare a priori a proporre provvedimenti innovativi, dalla forte connotazione regionale, – prosegue il Presidente – Prova ne è che è stata impugnata dal Governo solo una piccola parte, minoritaria, della complessa Legge regionale di Stabilità. Altre porzioni importanti e con carattere di novità sono state attentamente vagliate dall’esecutivo senza alcuna eccezione”, prosegue il Governatore.
“Faccio riferimento a un’altra norma introdotta proprio da questa Legge regionale, presentata alla fine del 2022, sempre sul tema fiscale. Il Consiglio del Consiglio dei Ministri non ha posto alcuna impugnativa sulla decisione di tagliare le imposte agli istituti che si occupano di anziani. Gli istituti che assistono i nostri anziani potranno avere maggiori risorse: abbiamo tagliato le imposte regionali dall’8,5% al 3,9%, più che dimezzandole, dando ossigeno alle casse delle IPAB, lasciando nei bilanci più di 9mln all’anno, già a partire da quest’anno. Il Consiglio dei Ministri ha oggi tolto ogni possibile veto alla manovra, rinunciando ufficialmente a impugnare questa norma, che abbiamo voluto con forza in questo momento di grave difficoltà economica e finanziaria che stanno attraversando le IPAB, fra costi energetici, incremento generalizzato di tutti i costi operativi a causa della spinta inflativa in essere”, aggiunge Zaia.
“Prosegue ora, nella massima serenità, il lavoro a fianco dell’esecutivo su numerose tematiche. Per i temi oggetto di impugnativa, i tecnici regionali sono già al lavoro per approfondire ulteriormente la materia, attendendo una pronuncia della Corte Costituzionale dove porteremo fino in fondo le nostre ragioni”, termina il presidente Zaia.
b.b