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Applausi per l’autonomia differenziata. Il ddl che “unisce” divide le regioni

03.02.2023 – 12.33 – Via libera del Consiglio dei ministri al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata. Lo scroscio d’applausi al tavolo del Cdm è tutto per il titolare del dicastero di via della Stamperia, che paragona l’Italia a un treno ad alta velocità che ora, grazie alla riforma, si ripromette di annullare il divario tra nord e sud del Paese. Respinte così le critiche dei governatori della Campania, Puglia e Emilia Romagna: la proposta è “inaccettabile” per Vincenzo De Luca, che nei giorni precedenti all’approvazione aveva paventato la possibilità che il ddl accentuasse il divario con il mezzogiorno. Preoccupano la scuola e la sanità pubblica. Parola chiave “velocità”. Sono troppe e sono diverse per Stefano Bonaccini che però sembra il meno preoccupato: “Non se ne farà nulla”, spiega all’Ansa. Su tutte le furie Michele Emiliano, che a SkyTg24 si dice indignato e attacca il Carroccio: la corsa verso l’autonomia sarebbe funzionale a non fare figuracce di sorta. Anche le parti sociali, per bocca della Cgil, attaccano un disegno di legge “sbagliato” e che va “contro il Paese”.

Ma nulla può placare la gioia di Luca Zaia, presidente della regione Veneto. “Oggi diamo corso alla volontà dei Padri costituenti – esulta – che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio”. E di inizio si tratta perché l’iter potrà dirsi concluso solamente quando i Lepperei verranno definiti, cosicché i divari vengano annullati; ma per davvero.

A partire da ora l’iter per la nuova autonomia durerà almeno un’anno. Un percorso “per superare i divari”, si accoda la premier, Giorgia Meloni, che garantirà “in ogni parte d’Italia gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi”. Ma per Elly Schlein, deputata e candidata alla guida del Pd, si tratta di un’umiliazione; anzi, una “sberla di Meloni al Sud del Paese”. “Sarebbe opportuno che le Regioni del sud e quelle guidate dal Pd chiedessero una convocazione urgente della Conferenza Stato-Regioni”, dichiara in un’agenzia.
Il presidente della Conferenza delle regioni, Massimiliano Fedriga, è soddisfatto. L’augurio è che “questo iter possa trovare la massima condivisione ma rispettare anche tempi rapidi – spiega – perché è fondamentale per ammodernare il Paese e per dare la migliore risposta ai cittadini. Da nord a sud”.

[mb.r]

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