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giovedì , 2 Maggio 2024

L’autonomia differenziata sul tavolo del Consiglio dei ministri

01.02.2023 – 13.28 – Il Carroccio trasuda entusiasmo da ogni poro. Domani il disegno di legge, già esaminato in pre-Consiglio e non senza qualche modifica (in sostanza, un parlamento più forte e un preavviso a scadenza più lunga), approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri. La paternità del ddl è da attribuire al ministro per le autonomie e gli affari regionali Roberto Calderoli, titolare del dicastero di via della Stamperia. Nell’ordinamento italiano l’autonomia differenziata è una potestà legislativa attribuita alle regioni a statuto speciale che dal 2001, secondo l’articolo 117 della Costituzione, è trasferibile alle regioni in riferimento a quelle materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato. La riforma si compone di dieci articoli che prevedono l’attribuzione delle funzioni secondo la determinazione dei LEP, o livelli essenziali delle prestazioni. Oltre alla Lega, a mettere mano alla bozza di testo diffusa il 30 gennaio, anche il partito della premier Giorgia Meloni che, come dichiarato all’Ansa, ci tiene a non creare squilibri: “Non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e B”, ha precisato. Anche gli azzurri di Forza Italia recepiscono il testo così proposto, non senza qualche timore riguardo la gestione dei LEP.
Ma se la destra esulta la sinistra vede nel ddl “un rischio per il Paese”. Sono le parole dell’omologo campano di Luca Zaia, Vincenzo De Luca. Gli fa eco Mara Carfagna di Azione: “in assenza di determinazione dei Lep l’autonomia non verrà attuata oppure verrà realizzata senza che un solo Lep sia finanziato”. Giù duro il Movimento 5 Stelle che chiede al Governo di fermarsi.
Da anni il Veneto chiede l’avvio del progetto definito dal governatore della Serenissima “un bel segnale”. “Si tratterà di una giornata storica – ha aggiunto il doge – un’occasione per dar corso ai dettami dei Padri Costituenti. Nell’ossequioso rispetto della Costituzione, con l’autonomia si va verso un Paese che prende sempre più le connotazioni federaliste, sancite dalla Carta”.

[mb.r]

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